MARCO D'ERRICO
Cronaca

Le sirene dei pescatori per l’addio al Papa. E a Roma la Protezione civile assiste i pellegrini

L’omaggio del Porto: "Francesco ci voleva bene. Ci aveva anche ricevuti a Roma". Volontari fanesi in missione per i funerali romani

L’omaggio del Porto: "Francesco ci voleva bene. Ci aveva anche ricevuti a Roma". Volontari fanesi in missione per i funerali romani

L’omaggio del Porto: "Francesco ci voleva bene. Ci aveva anche ricevuti a Roma". Volontari fanesi in missione per i funerali romani

di Marco D’ErricoL’ultimo saluto a Papa Francesco è giunto anche dai pescatori fanesi. Ieri mattina, alle 9,45, in tanti hanno suonato le sirene delle barche, mentre a Roma si svolgeva il funerale. "Paio", al secolo Paolo Palazzi, uno dei pescatori fanesi più conosciuti, ha azionato le sirene delle sue vongolare, unendosi a molte altre imbarcazioni, che hanno voluto esprimere la loro partecipazione, animando il porto con i loro poderosi segnali acustici. Evento corale riservato a casi eccezionali.

"Ci voleva bene – commenta Paio – tanto che alcuni mesi fa ci aveva ricevuti a Roma, esprimendoci parole di vicinanza e conforto, in questo momento difficile per il nostro lavoro, che viene svilito dalla concorrenza dei prodotti importati…". Molti altri pescatori hanno manifestato la loro vicinanza al Papa, che hanno sempre espresso con la sua immagine, immancabile a bordo, per invocare la sua protezione. Del resto la vicinanza del Pontefice ai pescatori è sempre stata nota, richiamando la figura di San Pietro, come descritto nel Vangelo, ma anche per la sua spiccata sensibilità nei confronti dei lavoratori del mare. Non solo per il loro valore professionale, ma anche per quello umano e ambientale. Una simpatia che il Pontefice ha nutrito sin dalla sua gioventù in Argentina: usava spesso dire che "in mare non si è mai soli".

In prima linea per i funerali del Pontefice, anche la Protezione civile di Fano, circolo "Enrico Mattei", con il supporto all’accoglienza e all’informazione in piazza San Pietro. L’associazione si è attivata già da alcuni giorni, mettendo in campo una poderosa e articolata macchina organizzativa, di concerto con gli altri gruppi regionali, e ieri mattina una delegazione è partita da Fano alla volta della Capitale. I volontari del sodalizio fanese, guidato dal presidente Saverio Olivi, si sono occupati del supporto alle operazioni di sicurezza e di assistenza, collaborando con le forze dell’ordine, ma anche delle comunicazioni e dell’allestimento di posti letto all’interno di tensostrutture e punti di primo soccorso, coordinando il trasporto di persone in difficoltà motorie. Un lavoro molto impegnativo, che ha visto la partecipazione di altri 200 volontari della Protezione Civile delle Marche.

Il sindaco, Luca Serfilippi, si è detto molto soddisfatto della disponibilità dei volontari fanesi, che considera un fiore all’occhiello per la città: "La nostra Protezione civile è tra le più efficienti e organizzate a livello nazionale, caratteristiche che danno lustro alla comunità, esprimendo anche in questo triste momento lo spirito di solidarietà e le capacità professionali del sodalizio". Anche l’assessore regionale Stefano Aguzzi ha espresso il suo apprezzamento, spiegando che la macchina organizzativa regionale ha dimostrato la sua efficienza: "I volontari di Fano e di tutta la regione sono stati subito disponibili, rispondendo alla richiesta avanzata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. Il tempismo e la capillare organizzazione hanno fatto la differenza. Fatto che mi rende orgoglioso dell’efficienza, per offrire in questa mesta occasione – ha concluso – la nostra viva e sentita partecipazione".