
Il consigliere comunale Davide Delvecchio ha scritto al Ministro dell’Ambiente
"186 container di batterie in piena campagna, a Carrara: una scelta folle e inaccettabile". Il consigliere comunale Davide Delvecchio scrive al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, per chiederne l’intervento immediato. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia prende posizione contro il progetto di realizzare un sistema di accumulo di energia elettrica Bess (Battery energy storage system) nella zona agricola di Carrara, definendolo "pura follia".
"Non è tollerabile – afferma – che 186 container pieni di batterie siano collocati in un’area rurale di pregio, lontano da ogni logica di pianificazione urbanistica. Queste strutture devono essere installate nelle aree industriali di Bellocchi e Lucrezia, già attrezzate per ospitare opere di questa natura e comunque a breve distanza da dove si vogliono installare". Per questo Delvecchio come consigliere comunale e come cittadino residente a Carrara ha presentato, entro il 30 novembre, 5 osservazioni sul progetto Bees nelle quali ha indicato le principali criticità.
Il consigliere di maggioranza parla di "impatto devastante sul paesaggio rurale visto che l’area individuata è agricola con vincoli paesaggistici e produttivi, e priva di destinazione edificatoria: un oltraggio al territorio e ai cittadini. Le strutture proposte sono di tipo industriale e non possono essere autorizzate in piena campagna". E ancora: "Il progetto interferisce con le infrastrutture esistenti, come il gasdotto Snam ed è in contrasto con la normativa regionale che tutela le aree agricole di pregio, non idonee per impianti di accumulo energetico". Per evitare tale insediamento, Delvecchio si è rivolto direttamente al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e in particolare al ministro Fratin per richiedere "una revisione completa del progetto".
"Come cittadini non possiamo accettare – prosegue – che opere di questa rilevanza vengano approvate senza considerare le implicazioni ambientali e territoriali. È necessario un intervento chiaro e deciso per tutelare il nostro paesaggio, le nostre risorse agricole e il futuro della nostra comunità. Serve il trasferimento immediato del progetto in aree industriali già predisposte, un’indagine ministeriale approfondita e un impegno concreto a rispettare le normative ambientali e urbanistiche vigenti. Carrara – conclude – non sarà mai un deposito per progetti mal pianificati e irrispettosi del territorio".