
L’europarlamentare Matteo Ricci in visita nelle cucine del ristorante Pesce Azzurro. L’ex sindaco di Pesaro ha ribadito le sue battaglie
"No" alla Link University nelle Marche, ripristino del progetto della pista ciclopedonale sulla Fano-Urbino e denuncia di "un clima intimidatorio nei confronti dei medici". Sono alcuni degli impegni del candidato presidente del Pd, l’europarlamentare Matteo Ricci, che ieri ha visitato alcune aziende fanesi per poi concludere la mattinata al ristorante Pesce Azzurro.
"La mia sarà una campagna elettorale popolare – ha detto Ricci – perchè è il modo migliore per battere il populismo, vorrei riportare le Marche, che in questi 5 anni si sono accontentate della mediocrità, a pensare in grande: se il simbolo del centrodestra è il divano, il nostro è la bicicletta"
La giunta Acquaroli ha aperto alla Link University: se sarà eletto alla guida della Regione che farà?
"Chiuderò alle università private perchè abbiamo bisogno di rafforzare gli atenei marchigiani, risorse e supporto saranno per loro. Le università private non servono, non si formano i medici negli atenei a pagamento, anche l’istruzione medica deve essere per tutti, non solo per i ricchi".
Nel caso lei diventasse presidente, la Link University sarà comunque una realtà con cui dovrà confrontarsi e che magari si sarà già insediata?
"Spero che il centrodestra non faccia troppi danni da qui a settembre, mancano pochi mesi e mi auguro che le loro scelte non sia irreversibili. Se ci sarà la possibilità di tornare indietro, io lo farò: è un impegno che mi prendo con i cittadini e il mondo universitario".
Per la Fano-Urbino pensa di recuperare il progetto della pista ciclo-pedonale?
"Un progetto del 2011 cassato dalla Regione ed è il primo che rimetterò in piedi. Ho incontrato diverse imprese che si trovano lungo il tracciato della ferrovia e mi hanno spiegato come la ciclabile oltre a portare vantaggi dal punto di vista turistico, migliorerebbe la mobilità di molti Comuni, per chi deve raggiungere il posto di lavoro, per chi va a scuola o anche per il tempo libero".
E che ne sarà dell’hopsice pediatrico per le cure palliative? "Lo sosterrò ma le informazioni su questo progetto le dovete chiedere a chi 5 anni fa ha promesso mari e monti e non ha fatto nulla. Ognuno di noi è valutato per come contribuisce alla crescita di un territorio. In questi ultimi cinque anni è migliorata o peggiorata la sanità regionale? Nove cittadini su dieci risponderebbero che è peggiorata. E’ da irresponsabili non vedere il dramma di un marchigiano su 10 che rinuncia a curarsi perchè non riesce ad accedere alla sanità pubblica e non ha soldi per rivolgersi a quella privata".
Dopo anni in cui il Santa Croce è stato spogliato di servizi e reparti, nascerà la nuova palazzina dell’emergenza-urgenza: qualcosa è stato fatto in questi cinque anni?
"Gran parte dei medici di Fano e Pesaro, con cui ho parlato, sono preoccupati per la cancellazione dell’azienda sanitaria, per la confusione che si è creata e la scarsa attrattività che esercitiamo. Molti medici non esprimo pubblicamente le loro preoccupazioni e non partecipano alle iniziative pubbliche perchè hanno paura di rappresaglie negative: c’è un clima intimidatorio che non mi piace. Siamo una regione democratica dove ognuno deve essere libero di esprimere le proprie opinioni anche nel mondo sanitario".
Anna Marchetti