
Un’immagine d’archivio dei fanghi stoccati da anni sulla darsena della cantieristica nel porto di Fano
Non sembra ancora scritta la parola fine al trasferimento dei fanghi stoccati da anni sulla darsena della cantieristica nel porto di Fano e nell’area dell’ex Fantasy World a Torrette, anche se ieri è giunta notizia che "è stato aggiudicato l’appalto per l’immersione nella vasca di colmata di Ancona dei sedimenti di dragaggio dei porti di Fano e Numana. Sulla base di una convenzione del giugno 2024, il progetto e l’esecuzione dei lavori sono a cura dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale mentre la procedura di gara per l’aggiudicazione dell’appalto è stata effettuata dalla Centrale unica di committenza del Comune di Fano".
A darne comunicazione è l’Autorità portuale sottolineando che si tratta di "un risultato concreto che nasce dallo spirito di collaborazione fra istituzioni". L’immersione nella vasca di colmata di Ancona era già prevista nell’accordo di programma sottoscritto nel 2008 da diversi enti, tra cui il Comune di Fano con l’allora sindaco Stefano Aguzzi, con lo scopo di dare attuazione agli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree portuali marchigiane. Ma né il sindaco Aguzzi, né quello successivo, Massimo Seri, sono riusciti nell’intento di liberare dall’indecoroso spettacolo dei fanghi il porto fanese. Infatti il 10 febbraio scorso i lavori sono stati appaltati al raggruppamento temporaneo d’impresa formato da Consorzio Artigiani Romagnolo, capogruppo, Casavecchia Lavori e Macoser, per 915mila euro. L’intervento sarà realizzato sulla base del progetto redatto dalla società Simam nel febbraio 2024 per conto dell’Autorità portuale di Ancona. Il suo presidente, Vincenzo Garofalo, esprime soddisfazione per "questo risultato, che nasce dalla volontà comune di Regione Marche, Autorità e Comune e rappresenta un esempio di economia circolare" in quanto i materiali saranno utilizzati per creare nuovi piazzali nel porto anconetano".
Si unisce il sindaco Luca Serfilippi che sottolinea: "Diamo una risposta concreta a un problema che si trascinava da 17 anni. Un momento storico per la città, frutto di un grande lavoro di squadra. Grazie alla Centrale unica di committenza con la dirigente Immacolata Di Sauro che ha predisposto il percorso amministrativo. Fano compie un passo decisivo per il futuro del suo porto". Di tutt’altro avviso l’ex vicesindaco Cristian Fanesi: "Evviva! Ma c’è poco da esultare. Sono passati ’solo’ 17 anni da quando la Giunta Aguzzi ha stoccato i fanghi nel porto. E solo dopo che il Comune ha ’alzato la voce’ gridando vergogna contro la burocrazia kafkiana della Regione (competente in materia) e dell’Autorità portuale sono riusciti, forse, a risolvere il problema. Sempreché abbiano lasciato lo spazio per i ’nostri’ fanghi".