
Subito rimosse, sarebbero dell’artista Hxoro. "Blitz di due uomini incappucciati"
Non è passata inosservata, ieri, l’installazione comparsa nella Fontana della Fortuna: due mani di manichino rivolte al cielo (in foto), fissate su un piedistallo a parallelepipedo, sono emerse dall’acqua della vasca centrale, appena restaurata. Un intervento non annunciato, non autorizzato, ma firmato: sulla base in plastica bianca si legge in stampatello il nome Hxoro, artista noto per le sue incursioni urbane a Senigallia e per una serie di opere che giocano con lo spazio pubblico e l’imprevisto.
La scena, nella mattina di lunedì, ha suscitato curiosità tra i passanti e poi ha fatto rapidamente il giro dei social. Qualcuno ha parlato di arte provocatoria, qualcun altro di profanazione. C’è chi ha trovato nell’opera un segno forte e poetico, chi l’ha considerata una goliardata fuori luogo. Ma in ogni caso si è parlato di quelle mani che spuntano dall’acqua, come in un gesto di invocazione o resa. Nel momento in cui scriviamo, sulla sua pagina Instagram da 2.500 follower, l’autore non ha ancora rivendicato pubblicamente l’azione. Il nome Hxoro, però, è lo stesso che nei giorni scorsi ha firmato un’identica installazione a Senigallia.
Il profilo social è attivo, ma mai esplicito: non ci sono spiegazioni, solo fotografie e titoli. L’identità dell’artista rimane anonima, così come le sue intenzioni. In serata è arrivata anche la conferma del sindaco Luca Serfilippi: "L’installazione abusiva l’hanno fatta due persone incappucciate, alle 2:30 di questa notte. So che la Polizia Locale lo ha già rimosso oggi pomeriggio". L’intervento, avvenuto nel cuore della notte e ripreso dalle telecamere, potrebbe avere conseguenze legali: la Fontana della Fortuna è infatti un bene tutelato dalla Soprintendenza e secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio, in questi casi può scattare una denuncia. Ora spetterà alle autorità chiarire se si procederà con accertamenti sull’identità degli autori.
Tiziana Petrelli