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Tombari: "La Variante? Farà strage di alberi"

L’ex presidente della Fondazione Carifano, al quale verrà espropriato circa un ettaro di terreno, contesta il progetto e la sua utilità

"La Variante Gimarra è un danno all’ambiente devastante e irreversibile, solo su via di villa San Biagio saranno abbattute decide di querce secolari. Con la nuova strada, un nastro di cemento armato in una valle verde, si calpesta un paesaggio che non ritroveremo mai più e che i precedenti amministratori erano riusciti a preservare per 100 anni". L’ingegnere Fabio Tombari, uno dei più noti professionisti cittadini, ex presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, boccia senza appello la Variante Gimarra, la strada che dovrebbe collegare la Trave alla Statale 16, passando attraverso le colline del Carmine e di Gimarra. Lavori che la giunta Seri pensa di appaltare entro l’anno per non perdere i 20 milioni di euro del Cipe (oggetto dell’accordo del 2018 tra Comune e Regione), mentre il progetto sarà proposto alla cittadinanza (dopo la contestata presentazione del 22 luglio alla sala Verdi del Teatro della Fortuna), nei prossimi giorni al centro civico di Gimarra. Tombari non parla da proprietario perché "il problema non è il danno economico, se anche mi prendessero un ettaro di terreno sarebbe insignificante" ma da cittadino preoccupato "dell’impatto ambientale irreversibile che produrrà la nuova strada, al di fuori di ogni buon senso".

Non comprende l’ingegner Tombari "la corsa a realizzare l’infrastruttura in tempi brevi, in un paesaggio di straordinaria bellezza che sarà stravolto completamente". "La strada – prosegue – passerà sotto via di Villa San Biagio, una stradina contornata da querce secolari che dovranno essere abbattute. In una zona, dove sono presenti animali selvatici (io ho fotografato dei caprioli), rimasta inalterata per 100 anni, si movimenteranno decine di metri cubi di terra e si realizzeranno muri di cemento armato". Animali e piante "saranno spazzati via, mentre un paesaggio eccezionale rischia di scomparire per sempre. Il sindaco Massimo Seri, i consiglieri comunali e i dirigenti del Comune si sono resi conto dell’impatto dell’opera sul territorio? Gli amministratori che devono votare la delibera sulla Variante Gimarra hanno mai camminato per via di Villa San Biagio dove si incrociano tanti fanesi che fanno footing? Adesso corrono in un viale contornato da querce secolari, poi cammineranno su un viadotto al di sopra di una strada con due muri di cemento armato lunghi 144 metri l’uno. Il paesaggio verso il mare sarà squarciato dalla strada".

E ancora Tombari: "Sembra che ci sia una corsa alla costruzione a tutti costi di questa strada per paura di perdere i 20 milioni di euro. Ma quali danni si provocheranno all’ambiente per costruire una opera di dubbia utilità? Vorrei che gli attuali amministratori non si assumessero una tale responsabilità quando quelli che li hanno preceduti sono riusciti, nel corso dei decenni, a preservare integra la zona. Conosco la sensibilità di molti amministratori e non possono rendersi colpevoli di un tale scempio ambientale. Penso che quei 20 milioni di euro sia meglio non spenderli, piuttosto che spenderli male". E ancora: "Perché su una scelta così importante non sono stati consultati i professionisti della città? Tutti i colleghi che ho avuto modo di contattare sono contrari alla strada: perché fare un’opera contro il parere di tanti cittadini?".

Anna Marchetti