
La finale di Champions nel 2023
Si era presentato alla proiezione della finale di Uefa Champions League con addosso la maglia del Manchester City ma era tornato a casa a petto nudo. Un tifoso interista gliela strappò e se la portò via. E la questione è finita in tribunale con l’accusa di rapina per l’interista. L’episodio risale a poco meno di due anni fa durante la finale della 68esima edizione della Champions League del 10 giugno 2023. Anziché trovarsi allo stadio olimpico Atatürk di Istanbul, i due tifosi, entrambi 20enni fanesi, erano al Lido di Fano insieme a tanti altri a guardare la partita da un maxi-schermo. La partita venne vinta dagli inglesi e quella maglia avversaria indossata dal fanese in mezzo a una folla nerazzurra proprio non è andata giù al 20enne interista, assistito dall’avvocato Giovanni Orciani. Ne è nata una lite durante la quale l’interista si è avventato contro "l’inglese" strappandogli la maglia di dosso e portandosela via.
L’accusa che è stata inizialmente mossa contro il focoso tifoso nerazzurro è stata quella di rapina, un reato che prevede una pena molto severa, addirittura fino a dieci anni. Ieri in tribunale a Pesaro si è svolto un’udienza durante la quale il reato è stato riqualificato in violenza privata, reato procedibile a querela della persona offesa. E tra i due contendenti è stato trovato un accordo risarcitorio che prevede il pagamento di 1500 euro comprese le spese legali (e l’acquisto di una nuova maglia, forse). Una volta che verrà effettuato il pagamento potrebbe essere rimessa la querela da parte della persona offesa. Tutto è bene quel che finisce bene e anche tra avversari è possibile una riconciliazione. Per chi se lo stesse chiedendo, tra l’altro, l’avvocato difensore del tifoso interista è juventino.
Ant.Mar.