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Tumore al seno, in 140 ai controlli "Nell’ultimo anno 435 interventi"

Il primario Magalotti a conclusione dell’Ottobre Rosa ribadisce l’importanza della prevenzione "Ma attenzione ai tuttologi. Solo i senologi, che siano radiologi o chirurghi, sono i medici a cui rivolgersi"

di Anna Marchetti

"Non affidatevi ai tuttologi. Il senologo è il medico esperto a cui rivolgersi per la prevenzione del tumore al seno". Il direttore della Breast Unit di Marche Nord, Cesare Magalotti, al termine dell’Ottobre Rosa (140 sono state le donne visitate dal suo staff a Fano nel mese dedicato alla prevenzione del tumore alla mammella) richiama le donne alla massima attenzione sulla scelta del medico per i controlli preventivi. "E’ importante verificare – afferma – i curriculum dei medici a cui ci si rivolge, che sono pubblici. Il senolgo (radiologo o chirurgo) è un medico esperto nello studio dei tumori alla mammella, ha una competenza specifica e fa visite senologiche tutto l’anno". "Siamo attenti all’acquisto del formaggio dop o del vino doc – aggiunge Magalotti – non possiamo essere trascurati nella scelta del medico per le patologie della mammella". La senologia non è una specializzazione, ma suppone "una formazione specifica che prevede tra l’altro la visita di almeno 1000 mammelle l’anno".

Rimanendo ai numeri, Magalotti e i medici del suo reparto, (l’Unità di Senologia Breast Unit di Marche Nord) hanno visitato 140 donne, gratuitamente, oltre l’orario ospedaliero. "Donne di ogni età, dalle ventenni – fa presente Elisabeth Pastor Riuz, presidente di Fior di Loto (l’associazione di donne operate al seno e non ) che ha gestito le prenotazioni – alle 70enni di Fano, Pesaro e entroterra. Le richieste sono state tantissime e i posti disponibili si sono esauriti subito. Ringrazio il dottor Magalotti, la dottoressa Nisi e il dottor Tinti per la disponibilità offerta. Voglio anche ricordare che l’Ottobre Rosa è una iniziativa per sensibilizzare sempre più donne alla prevenzione e non sostituisce il controllo annuale".

Altro allarme lanciato dal dottor Magalotti riguarda gli effetti del covid sulla prevenzione. "Purtroppo – commenta – per un anno e mezzo le donne hanno recepito il messaggio di non uscire di casa e soprattutto di non andare in ospedale, per il rischio del contagio: il risultato è stato un aumento dei tumori in stato avanzato".

Il Centro nell’ultimo anno ha visitato 4mila pazienti, 780 gli interventi effettuati dei quali 435 per tumori: chi si rivolge alle Breast Unit ha il 18% di possibilità in più di guarigione. Intanto, continuano le iniziative legate all’Ottobre Rosa: mercoledì 9, alle 21.15, al Teatro della Fortuna, per lo spettacolo "La vie en rose" con l’Orchestra sinfonica Rossini (fondi destinati alla Breast Unit); e martedì 18, alle 17, al PariCentro, lectio magistralis su "Brca. Quando intervenire", con Fedro Peccatori e Bernardo Bonanni dell’Istituto europeo oncologico e Cesare Magalotti.