TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Walid, da figlio di immigrati a fisico nucleare

I suoi genitori sono arrivati in Italia dal Marocco negli anni ’90. Lui è nato a Fano ed oggi è ricercatore dell’Istituto Nazionale di Napoli

Il fisico nucleare di Fano Walid Idrissi Ibnsalih

Il fisico nucleare di Fano Walid Idrissi Ibnsalih

Fano, 18 gennaio 2024 – C’è un 30enne fanese che per lavoro butta un occhio al cielo con un telescopio piazzato però in fondo al mare, da cui cerca di intercettare nuovi messaggi dall’universo. A dispetto del nome e della sua fisionomia, è fanesissimo il fisico nucleare Walid Idrissi Ibnsalih, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Napoli, impegnato nell’ambizioso progetto internazionale KM3NeT per la ricerca sui neutrini, attraverso una rete di telescopi sottomarini in costruzione in due diversi siti nel Mar Mediterraneo: ARCA, vicino alla Sicilia in Italia, ottimizzato per la rilevazione dei neutrini cosmici fino a energie estreme mentre ORCA, vicino a Tolone in Francia, è ottimizzato per i neutrini atmosferici ovvero dedicato allo studio dei meccanismi di oscillazione dei neutrini.

"Stiamo facendo studi su come certi processi di accelerazione delle particelle avvengono all’interno dell’universo - spiega semplificando Walid -. E’ importante conoscere questi processi e l’ambiente circostante, anche se all’apparenza può sembrare un lavoro inutile. D’altronde anche nell’Ottocento quando si facevano studi sull’elettro-magnetismo, ai più parevano essere ricerche inutili. Poi se n’è vista l’importanza"

Nato a Fano il 22 aprile 1993, da due immigrati provenienti da Casablanca (la mamma per 20 anni cuoca da Orfeo/Florida e il papà impiegato dell’Ufficio Ambiente del Comune di Fano dal 2005, quando 20 anni dopo essere giunto nel nostro Paese ha ottenuto la cittadinanza italiana) è fanese in tutto tranne che all’apparenza. "Oggi ho imparato a sorridere del pregiudizio, che nonostante tutto c’è - rivela -. Non è stato sempre così. Prima dell’11 settembre era più facile. Anche se avevo solo 8 anni, li ho visti gli sguardi cambiare nei nostri confronti. Adesso bene o male per i giovani ‘come me’ è molto più semplice, perché c’è più cultura".

Il 2001 è stato un anno che ha segnato profondamente la sua vita. "Avevo 8 anni quando mio padre mi fece vedere il film ‘Ritorno al futuro’. Da quel momento in poi anche se non sapevo nulla di scienza e di fisica, volevo diventare come Doc. Mi ha ispirato e da quel momento a partire dal piano di studi, ho fatto tutte scelte per diventare un fisico, un ricercatore come lui. Devo ammettere però che ho sempre dovuto faticare più di altri per ottenere i risultati. Non che non fossi portato…". Lo ha dimostrato laureandosi in tempo sia alla triennale in Fisica a Bologna che nella magistrale. "Al liceo scientifico Torelli, in latino e italiano facevo un sacco di fatica, ma ho incontrato il professor Roberto Catani che mi ha ispirato nuovamente. Aveva studiato Fisica a Bologna e ascoltando i suoi racconti ho deciso di iscrivermi a quell’università".

Dopo la specializzazione in Fisica Nucleare e sub nucleare con una tesi sulle astro particelle, è approdato al dottorato di ricerca all’università di Caserta, partner nello studio dei neutrini. Infine l’assegno di ricerca all’INFN di Napoli e il lavoro per la costruzione dei telescopi installati in profondità marina per l’osservazione dei neutrini di origine astrofisica. Il sogno nel cassetto è "produrre un lavoro scientifico riconosciuto ampiamente all’interno della comunità" in pratica "una scoperta sensazionale, non tanto per il mio ego ma per l’umanità".