
La decisione del Tar dopo il ricorso della società, nel frattempo scomparsa, per il campionato 2021/2022. .
Ricordate la storia dell’Alma Juventus che, retrocessa dalla C in D dopo i playout con l’Imolese nel campionato 2020/2021, sperava nella riammissione perché la Casertana aveva presentato una documentazione incompleta? Cioè mancava della fideiussione, poi allegata in un secondo momento? Ebbene, oltre al danno pure la beffa! Esclusa dalla riammissione e indietro nella graduatoria dei ripescaggi, l’allora Alma Juventus presieduta da Enrico Fattò Offidani aveva fatto ricorso e chiesto pure un risarcimento danni alla Figc, ma i giudici del Tar del Lazio – ultimo grado di giudizio dopo quello sportivo – le hanno dato torto in tutto. Con motivazioni a dir poco sorprendenti e risibili.
Nella sentenza, infatti, si parla del fatto che "sia intervenuta la sopravvenuta carenza di interesse (della società Alma, ndr), tenuto conto che l’annullamento della impugnata decisione non arrecherebbe alcuna utilità concreta alla Alma Juventus Fano, attesa l’irripetibilità dei campionati di calcio di Serie C 2021/2022 rispetto ai quali la stessa aveva presentato la domanda di ripescaggio". È ovvio se la decisione dei giudici amministrativi arriva dopo 4 anni!
Quanto alla domanda risarcitoria, il Tar l’ha ritenuta infondata. Premettendo come l’azione risarcitoria davanti al giudice amministrativa si basi sull’"onere della prova", i giudici hanno ritenuto che "la parte ricorrente non abbia assolto all’onere di provare i danni, avendo omesso di articolare la domanda risarcitoria, dedotta in maniera invero del tutto generica". Nessun ripescaggio in C e nessun indennizzo per un’Alma che, nel frattempo, ha cessato ogni attività.