Bambina morta nell'incendio a Servigliano, il paese adotta la famiglia

Appartamento distrutto dal rogo, dimesse la mamma e la sorellina. Rotoni: "Ora è il momento del cordoglio, in futuro non saranno sole"

Il sindaco di Servigliano Marco Rotoni

Il sindaco di Servigliano Marco Rotoni

Servigliano (Fermo), 10 gennaio 2020 - In attesa di dare l’ultimo saluto alla bambina di 6 anni, morta martedì mattina nel rogo della sua casa, nell’appartamento in via Circonvallazione Clementina, la comunità di Servigliano si sta attivando per dimostrare la sua solidarietà alla famiglia. Sono trascorsi appena due giorni, la ferita per la morte della bambina fa ancora male, la famiglia di origini kosovare trasferitasi a Servigliano da Treia lo scorso settembre è rientrata in paese, ma c’è ancora molto silenzio nel centro storico e in tutto il paese.

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Ieri mattina, alcuni tecnici della Procura di Fermo, hanno effettuato ulteriori controlli nell’abitazione andata a fuoco martedì mattina, contemporaneamente sono stati puliti i segni lasciati dalle fiamme e dal fumo dal selciato e dalla strada antistante l’abitazione. "La famiglia, scossa da questa tragedia – racconta il sindaco di Servigliano Marco Rotoni – è tornata in paese, al momento è ospite di una famiglia straniera di amici, che ha deciso di accoglierli temporaneamente. Questo è il momento del cordoglio, tutta la popolazione è in attesa di conoscere quando la salma della piccola sarà riconsegnata alla famiglia per le esequie. In questi giorni ho notato un significativo movimento da parte di tante persone, che hanno dimostrato intenzione di dare aiuto alla famiglia, ed anche il Comune si sta muovendo in tal senso. Adesso però è il momento di attendere".

Al momento non è ancora chiaro dove e come si svolgerà la funzione per l’ultimo addio alla bimba, anche per motivi di credo religioso, ma nel frattempo in maniera silenziosa e rispettosa, c’è chi si sta muovendo per dare un futuro sostegno alla famiglia. Alcuni segnali di cordoglio arrivano anche dalla vicina provincia di Macerata, dove la famiglia ha risieduto per circa un anno e mezzo. "Ho appreso dai mezzi d’informazione la notizia del decesso della bambina a Servigliano – racconta il sindaco di Treia David Buschittari –. Io personalmente non li conoscevo, ma ho avuto modo d’informarmi anche in seguito a quanto accaduto. Questa famiglia ha abitato a Passo Treia per circa un anno e mezzo, nella zona era conosciuta, si era integrata e aveva rapporti con alcuni connazionali, poi lo scorso settembre si è trasferita a Servigliano. Non conosco bene i rapporti che avevano fra loro, ma non sarebbe strano pensare che anche loro vogliano portare il loro saluto alla famiglia colpita dal lutto".