Banda dei rolex alla sbarra, condanna di oltre otto anni

Due uomini e una donna avevano colpito in una gioielleria sangiorgese rubando un orologio del valore di 12mila euro ma anche in altre parti d’Italia

Colpo in gioielleria, condannata la banda dei rolex (foto d'archivio)

Colpo in gioielleria, condannata la banda dei rolex (foto d'archivio)

Fermo, 29 marzo 2024 – Avevano messo a segno un colpo in una gioielleria di Porto San Giorgio, ma, prima che lasciassero l’Italia, era stati individuati e arrestati dalla polizia. I componenti della banda, due uomini e una donna, tutti 40enni romeni, sono finiti alla sbarra e sono stati condannati a due anni e otto mesi, tranne la componente femminile, alla quale è stata inflitta una pena di tre anni. Tutti sono stati chiamati a rispondere di furto aggravato.

I fatti si erano consumati quando una donna ed un uomo, ben vestiti, erano entrati nella gioielleria, facendo credere di voler effettuare degli acquisti. In particolare erano sembrati interessati ad alcuni orologi esposti in vetrina che avevano chiesto di provare.

Mentre l’uomo aveva distratto il commerciante, la donna aveva trafugato uno degli orologi che il complice stava scegliendo, nascondendolo nella borsa. Dopo pochi minuti, adducendo una urgenza, entrambi si erano allontanati dal negozio senza acquistare nulla, promettendo che sarebbero tornati dopo poco.

All’uscita della coppia, l’esercente si era accorto del furto di un Rolex del valore di circa 12.000 euro. Gli uomini della squadra mobile, intervenuti subito sul posto, avevano acquisito ogni informazione per risalire all’identità dei malviventi. Le indagini avevano consentito di appurare che, oltre alla coppia, c’era un terzo componente della banda, il "palo", che li attendeva a bordo di una particolare auto pronta per la fuga. Le immagini del mezzo, estrapolate dalle telecamere cittadine, avevano permesso di seguire parte del tragitto e di acquisire elementi parziali della fisionomia dei ladri.

I volti ripresi, ricercati nelle banche dati a disposizione, avevano consentito agli investigatori di identificare i malviventi e di far scattare una serrata caccia all’uomo, diramando le loro ricerche e della vettura utilizzata in ambito nazionale, con particolare attenzione rivolta nelle città di frontiera terrestre, nella convinzione che, in considerazione dell’accento straniero segnalato dal gioielliere e di altri elementi acquisiti dagli investigatori, la banda potesse essere in procinto di espatriare.

Infatti, la squadra mobile di Imperia, allertata da quella fermana, era riuscita a rintracciare il veicolo segnalato con a bordo i tre ladri, tutti 40enni romeni con precedenti penali. In occasione dell’intervento, al polso di uno degli uomini era stato trovato il Rolex oggetto del furto a Porto San Giorgio. Al polso della donna, c’era invece un altro Rolex rubato in provincia di Grosseto, con analoghe modalità. Attraverso ulteriori indagini era emerso che la banda aveva colpito in tutta Italia sempre con lo stesso modus operandi.