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Chiusura del centro donazioni di sangue, ora serve un locale alternativo

L'ipotesi di chiusura del Centro donazioni di sangue presso l'ospedale Diotallevi di Montegiorgio sta creando preoccupazione. La Fratres chiede una soluzione temporanea e offre la sua collaborazione per evitare un calo delle donazioni.

L’ipotesi di chiusura del Centro donazioni di sangue presso l’ospedale Diotallevi di Montegiorgio sta creando molta preoccupazione. Pare che la decisione sia stata già presa, resterebbero da conoscere sono la data di chiusura e soprattutto i tempi di riapertura. Sembrerebbe che l’Amministrazione, in collaborazione con i dirigenti dell’Ast, sia impegnata nel trovare una soluzione temporanea, ma l’esito di questo tentativo non sembra scontato. "Come associazione siamo ampiamente oltre le 800 donazioni annuali – commenta Marrigo Marziali, presidente della Fratres di Montegiorgio che si dice preoccupato -, ma la chiusura del centro porterà inevitabilmente ad una drastica riduzione delle donazioni. Il senso di responsabilità e di abnegazione dei nostri volontari andrà a scontrarsi contro le difficoltà dovute al loro spostamento verso punti di raccolta lontani. Non è giusto chiedere sacrifici ulteriori a chi già dona tempo e sangue". Da qui l’invito a scegliere una sede provvisoria per proseguire le attività. "È purtroppo sbagliato – continua Marziali - credere che nella gravissima carenza di plasma in cui si trova l’Italia si possa penalizzare chi già fa ampiamente la sua parte. Non abbiamo soluzioni specifiche da proporre né bacchette magiche, ma possiamo anzi dobbiamo esprimere la ferma richiesta di mettere a disposizione dei volontari un centro alternativo. La Fratres è pronta ad offrire la sua fattiva collaborazione, anche a livello operativo, per un eventuale trasferimento e ribadisce la necessità che le decisioni arrivino prima possibile per scongiurare un calo delle donazioni".

a.c.