
L’incontro si è tenuto mercoledì scorso in piazza Matteotti
"Immaginiamo una città da vivere e non da vendere". E’ il principio che informa un comunicato emesso dal Csa Centro sociale autogestito ’Officina Renino 211’ dopo l’assemblea pubblica tenuta mercoledì scorso in piazza Matteotti sul tema ’La città è di chi ci abita’. Si è parlato in modo specifico di urbanistica e di spiaggia. Secondo il Csa l’urbanistica deve occuparsi dell’impatto dell’industria turistica sulle piccole città che per Porto San Giorgio è ad un pericoloso punto di non ritorno, con migliaia di abitazioni sfitte messe a reddito durante i mesi estivi, con affitti che arrivano fino a 20 euro al metro quadro, e dei conseguenti sfratti che colpiscono un centinaio di abitanti all’anno. Per quanto riguarda la spiaggia il centro sociale rileva che, pur essendo demaniale, quindi di tutti, si è trasformata in un’occupazione permanente finalizzata all’estrazione del profitto con conseguenze negative sui lavoratori stagionali, la maggioranza dei quali non ha un contratto regolare o ne ha uno capestro. Da ultimo l’assemblea ha deciso di promuovere una vera e propria massa critica che si opponga dal basso a questo stato di cose.
La conclusione: "Siamo consapevoli che tutte le scelte politiche della città sono caratterizzate dall’esclusione di classe e che chiunque non abbia interessi economici diretti è considerato di intralcio. Associazioni culturali e ambientaliste storicamente attive su questi temi, comitati cittadini e nutrite raccolte di firme non hanno più voce in capitolo; tutte le minoranze e le situazioni di fragilità come anziani, disabili e bambini sono ormai sistematicamente ignorate".