Ecco le figure dirigenziali dell’Ast: "Nuova governance del territorio"

Grinta spiega: "Due direttori su tre sono già risorse interne, il terzo è un professionista di esperienza"

Ecco le figure dirigenziali dell’Ast: "Nuova governance del territorio"

Ecco le figure dirigenziali dell’Ast: "Nuova governance del territorio"

Che sia un momento importante lo si riconosce dagli abiti scelti, da una certa serietà nello sguardo, dal senso di responsabilità che emerge da ogni parola. Ci sono voluti pochi giorni al direttore generale dell’azienda sanitaria di Fermo, Roberto Grinta, per individuare le figure dirigenziali che completano la governance del territorio, due direttori su tre sono già risorse interne, il terzo è un professionista di esperienza, non ci sarà discontinuità, assicura Grinta: "La legge sull’autonomia giuridica prevede di individuare figure apicali come il direttore sanitario e quello amministrativo, funzioni già individuate anche dalla legge regionale. A questi si aggiunge il direttore della integrazione socio sanitaria che è una figura prevista dalla nuova legge regionale. avevo un elenco di esperti tra cui scegliere e credo di aver trovato le persone giuste". Un trasloco dunque per Elisa Draghi, già direttore medico ospedaliero, a gestire il settore delle emergenze e le acuzie al Murri, di fatto le emergenze e tutte le difficoltà di ogni reparto: "Subentro ad Andrea Vesprini nella veste di direttore sanitario, dal 15 maggio, sono qui dal giugno 2022 e in questo tempo abbiamo aperto emodinamica, riorganizzato reparti, aperto la nuova gastroenterologia, organizzato il servizio di elettrofisiologia che apre a giugno. Abbandono il ruolo in prima linea in ospedale, avrò anche l’onore di supportare la crescita del territorio, oltre le acuzie di cui mi sono occupata finora". Al suo posto è già stato nominato un facente funzioni che traghetterà l’ospedale fino ad un certo punto, Massimo Esposito è il secondo manager che entra e prende il posto di Alberto Carelli, promosso alla guida dell’azienda di Pesaro: "Questa nomina mi rende orgoglioso, quella di Fermo è una azienda di grande potenzialità, conosco la realtà e la valida parte amministrativa. Voglio creare una squadra per garantire gli obiettivi che ci vengono posti, ho profonda conoscenza e stima reciproca con Carelli, attingerò a lui per garantire continuità e regolarità, non ci devono essere né timori né rallentamenti, garantisco massimo impegno e dedizione".

Tutto nuovo il profilo che va a ricoprire l’ingegner Alberto Franca che finora si è occupato di gestire tutta la parte tecnica della sanità. Il coordinatore dell’integrazione socio sanitaria è figura di coordinamento con le attività territoriali, con il distretto, il dipartimento di salute mentale e delle dipendenze patologiche, oltre che dell’ospedale. Sarà fondamentale per avviare l’apertura delle centrali operative territoriali, del nuovo punto unico di accesso ai servizi sanitari e delle case di comunità con tutte le opportunità del Pnrr.

Al suo posto nell’area tecnica resta l’ingegner Rocco Tirabasso: "A fine maggio inizieremo a costruire le case di comunità e saremo i primi nella regione, assicura Grinta, per questo serviva un professionista come Franca che conosce bene i contenitori di cui disponiamo e che oggi si occuperà anche dei contenuti". Sottolinea Franca: "Stiamo rispettando le scadenze, adesso sono chiamato a dare contenuti operativi e funzionalità, è una sfida bella e importante, mi sono proposto in questa veste, sono di coordinamento delle aree e delle professionalità dell’azienda. Sono preparato nella gestione di sistemi complessi". Conclude Grinta: "Abbiamo una visione a due anni, entro il 2024 dobbiamo aprire Amandola, entro il 2025 Fermo, mi serve la collaborazione di tutti":

Angelica Malvatani