ROBERTO CRUCIANI
Cronaca

Fermana, Etchegoyen, ha conquistato tutti

Vittoria dopo 280 giorni in casa, Bruno Recchioni finalmente espugnato, continuità di risultati trovata, porta inviolata e attaccanti a...

La Fermana festeggia la ritrovata vittoria casalinga

La Fermana festeggia la ritrovata vittoria casalinga

Vittoria dopo 280 giorni in casa, Bruno Recchioni finalmente espugnato, continuità di risultati trovata, porta inviolata e attaccanti a segno nelle ultime due giornate. Un gran bel risveglio per la Fermana dopo i due derby vittoriosi che hanno portato in cascina sei punti pesantissimi per la classifica dei ragazzi di mister Brini.

E in campo il tecnico portoelpidiense ha subito consegnato le chiavi della mediana a Matias Etchegoyen, gaucho giramondo che in dieci giorni a Fermo ha conquistato il cuore dei tifosi. Solido e presente in campo, un’autentica "lavatrice" in mediana capace di ripulire palloni e giocarli anche con un ottimo piede, liberando anche Romizi che ne ha tratto giovamento.

E anche idee subito chiare nel post gara: "Sono arrivato qui per vincere e far uscire la squadra da questa posizione. I ragazzi hanno qualità e il mister è molto chiaro: ci chiede cose semplici. Stiamo lavorando per fare questo. Contro l’Atletico Ascoli è stata una buona gara dal punto di vista mentale, bello vincere qui dopo tanti mesi. Ma mi aspettavo un avvio così perché subito ho visto un gruppo che ha qualità ma bisogna continuare a lavorare per portare la squadra dove merita".

Un arrivo a Fermo che si è concretizzato pochi giorni prima del derby in casa dell’Ancona, con una trattativa decollata in pochissimo tempo, per l’ex centrocampista della Sancataldese, girone I: "Mi è stata proposta questa opportunità, mi hanno parlato bene della squadra e della piazza e la decisione è stata molto veloce. Ho parlato molto con Paolucci ed è stato molto chiaro con me: ho trovato feeling subito, i ragazzi sono bravi e abbiamo obiettivi precisi. Differenze con il girone I? Sono simili, con squadre prestigiose e gran seguito: qui c’è secondo me più tattica. Dove giocare? Non ho preferenze, a due o a tre in mezzo non cambia per me".

Per lui un curriculum da giramondo con tante nazioni toccate: "Tanta esperienza tra Grecia, Venezuela e non solo, annate che fanno crescere. Mi sono trovato benissimo in Italia: ho origini italiane e siamo molto simili".

Roberto Cruciani