MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Hacker clonano i bancoposta: prelievi da una ventina di conti

Sottratti 600 euro ai titolari, quasi tutti di Sant’Elpidio a Mare

La polizia postale è subito entrata in azione non appena sono state presentate le prime denunce. Le vittime sono quasi tutti piccoli risparmiatori titolari di bancoposta all’ufficio centrale di Sant’Elpidio

Fermo, 13 novembre 2015 - Sono una ventina, per il momento, quasi tutti di Sant’Elpidio a Mare, i titolari di conti Bancoposta che, in questi giorni, si sono visti sottrarre il codice del proprio bancomat e soffiare cifre intorno alle 600 euro ciascuno, finite in conti esteri.

La scoperta della truffa online è avvenuta quando i correntisti hanno tentato di effettuare prelievi con la tesserina, che è risultata inattiva, o sono andati a guardare l’estratto conto. Dopo l’iniziale sconcerto per l’anomalo prelievo, si sono rivolti all’ufficio postale del capoluogo elpidiense per chiedere chiarimenti, scoprendo che di casi simili ce ne sono stati diversi, tutti verificatisi nelle giornate del 2, 4 e 6 novembre. Generalmente le somme sottratte si aggirano sui 533 euro (più 2,58 euro di commissioni per conti correnti di Paesi esteri che non fanno parte dell’Unione Europea) e in qualche caso di 136 euro. Tutti casi che sono stati denunciati alla locale stazione dei carabinieri. Una vera e propria truffa online che sta facendo registrare parecchi casi a Sant’Elpidio a Mare (è più che probabile che ne vengano alla luce anche altri e non solo in quell’ufficio postale).

L’ipotesi più accreditata è che si tratti di una clonazione virtuale dei bancomat fatta da abili hacker che riescono ad entrare nei circuiti online, si impossessano dei codici (non hanno alcun bisogno dei pin perché l’operazione non viene eseguita manualmente) e poi, sempre operando sui circuiti online, effettuano prelievi all’insaputa dei titolari di Bancoposta e spostano soldi sui conti di banche estere, pagandoci le relative commissioni.

Insolita l’entità delle somme indebitamente sottratte ma, in questo caso, è probabile che, poiché in alcuni Paesi non è possibile prelevare più di 600 euro al giorno, viene prelevato il corrispettivo della moneta di quel determinato Stato: di qui i 533 o i 136 euro. In alcuni casi, gli utenti hanno potuto riscontrare, dal loro estratto conto, che il prelievo è stato effettuato in piena notte, in orari assolutamente improbabili per i titolari dei conti correnti: un ulteriore elemento che porta a pensare che chi agisce lo fa da altre parti del mondo e che opera davanti a un computer, collegandosi online, riuscendo a penetrare nelle banche dati e da lì ad effettuare movimenti di soldi da un conto all’altro, preoccupandosi di neutralizzare il bancomat subito dopo. Sarà la polizia postale a chiarire le dinamiche di queste truffe online, ma intanto all’ufficio postale di Sant’Elpidio a Mare hanno rassicurato i correnti sul fatto che i soldi saranno regolarmente restituiti e le carte inattive verranno sostituite.