
Fermo e Porto San Giorgio hanno presentato il carnevale (foto Zeppilli)
Il carnevale di Fermo e Porto San Giorgio sarà una vera Baraonda e non solo di nome. Si parte il 16 febbraio con la tradizionale accensione della lanterna alle ore 18 in piazza del Popolo a Fermo e la presenza di artisti di strada, si andrà avanti fino al 4 marzo, quando la festa chiuderà con il processo e la condanna del Re al rogo. E’ la storia del carnevale, che ogni anno si ripete con protagoniste le maschere e le sfilate e con tanta voglia di stare insieme estraniandosi un po’ dalle fatiche e dai pensieri della vita.
Fermo e Porto San Giorgio si stanno preparando a celebrare il carnevale, unite per una festa di allegria e tradizione e con un programma ricco di eventi il giovedì e il martedì grassi, come emerso dalla conferenza stampa di presentazione. L’evento, denominato ’Baraonda’, vedrà le due città insieme per il decimo anno consecutivo, con Fermo che festeggerà la sua 36esima edizione e mentre Porto San Giorgio è a 28. Lo ricorda il regista della manifestazione, Marco Renzi, il quale evidenzia che il carnevale di Fermo è riconosciuto dal ministero della cultura come carnevale storico dal 2018, che degli eventi in programma i più graditi e frequentati saranno la sfilate del 2 marzo a Fermo con 15 gruppi mascherati e un carro allegorico e del 4 marzo a Porto San Giorgio con 15 gruppi mascherati.
Gli assessori di Porto San Giorgio, Giampiero Marcattili e Alessandra Peracci hanno sottolineato l’orgoglio di questa collaborazione, evidenziando come il carnevale di Fermo, con la sua storia, aggiunga valore alla festa e rimarcando l’importanza della partecipazione alla sfilata delle scuole e delle famiglie di Porto San Giorgio. Anche il vicesindaco di Fermo, Mauro Torresi, ha ribadito che l’evento è un momento di unione, dove le differenze di età si annullano, permettendo a tutti di dimenticare i problemi quotidiani. Ha altresì rilevato che Fermo avrebbe potuto organizzare l’evento da sola, ma che ha preferito la collaborazione per due manifestazioni che si incrociano e completano. E aggiunge di essere contento che torni il connubio con il festival della cioccolata 22-23 febbraio.
Con lui due assessori di Fermo, Micol Lanzidei che punta sulla sfilata del 2 marzo il giorno in cui secondo lei la comunità si compatta e le scuole e le contrade danno il massimo. Per Annalisa Cerretani la data nazionale del carnevale è un’opportunità per il turismo e rimarca come il carnevale contribuisca alla destagionalizzazione e che può esere combinato con la visita alla mostra internazionale di Fermo.
Silvio Sebastiani