ADOLFO LEONI
Cronaca

Il parco, i vandali e la collettività

C’era una volta Pierino. Ma non il Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev. Un altro Pierino, quello che curava...

C’era una volta Pierino. Ma non il Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev. Un altro Pierino, quello che curava il giardino del Girfalco di Fermo. Lassù c’erano fiori, c’era la siepe, c’era bellezza. E c’era lui, che curava, vigilava, puliva, manteneva in ordine. E sgridava. Eh sì, dove non c’è rispetto occorreva usare altri mezzi. E sgridava noi ragazzi, noi studenti, noi che salavamo – come si diceva allora – la scuola, e saltavamo le lezioni. Noi che volevamo stenderci sul prato che non era prato ma giardino. Noi che non avevamo attenzione per le rose. Perché scrivo questo? Perché a Villa Vitali, ossia al rinnovato parco, qualche affronto è stato già fatto: escrementi abbandonati di cane, insozzamento dei bagni, calpestamento delle aiuole, uso improprio dei giochi dei bambini fatto da chi bambino non lo è più da tempo. Per cui il caso è emerso e le proteste sono fioccate. Sono fioccate specie in quella piazza pubblica, che non è più piazza del Popolo, ma la virtualità di facebook e dei suoi consimili. Ergo, dopo i rapidi interventi del Comune per ripristinare ciò che è stato danneggiato, occorrerà pensare ai rimedi. Ed ecco il burbero Pierino, cioè la necessità di un custode che sorvegli e mantenga. Ma, accanto a Pierino, occorrerà sviluppare un’attenzione al luogo, un prendersi cura del luogo, come fosse nostro. Credo che il gruppo per l’ambiente creatosi intorno ad Ettore Fedeli e ad Alessandro Ciaudano possa dare una grande aiuto. Prendersi cura ed educazione, dunque. Dove il punto generativo è sentirsi parte e responsabili di qualcosa di comunitario, cioè di un nostro collettivo: un’affezione alla città. Facciamo una gran parlare di verde, di ambiente, di cambiamenti climatici. Poi, nel concreto c’è ancora chi se ne infischia e danneggia. Mi hanno insegnato che nell’antica Grecia chi non partecipava alla vita pubblica, non s’interessava della polis e rifuggiva dal servizio di controllo delle porte d’accesso: gli egoisti insomma, aveva un nome. Si chiamavano idioti.

1 oratore online1 online