La scuola Da Vinci-Ungaretti apre le porte alla città

La scuola media Da Vinci Ungaretti trasforma sé stessa in un museo vivente per coinvolgere gli studenti in un evento culturale unico. Gli studenti esplorano arte, storia e spettacoli, valorizzando i loro talenti e aprendo nuove prospettive. La dirigente sottolinea l'importanza di un'istruzione divertente e coinvolgente per il futuro dei ragazzi.

La scuola  Da Vinci-Ungaretti  apre le porte alla città

La scuola Da Vinci-Ungaretti apre le porte alla città

Quando la scuola è divertente, gli studenti imparano due volte. Prende le mosse da qui il progetto della scuola media Da Vinci Ungaretti che il 31 maggio prossimo apre le porte alla città, per un evento dal titolo ‘Una notte al museo’. La scuola si trasformerà in un museo vivo, pieno di spettacolo, di arte, di storia e di storie, raccontate direttamente dai ragazzi delle quattro classi dell’indirizzo creativo. L’insegnante di lettere, Valentina Recchia, ha spiegato: "E’ un progetto che abbiamo portato avanti in un anno, con la collaborazione di tanti docenti e di esperti esterni, l’idea era quella di coinvolgere tutti gli studenti ciascuno con le loro potenzialità e alla scoperta di nuovi talenti". Sono gli stessi ragazzi a spiegare il programma di un pomeriggio unico, come spiegano Margherita Castelli e Alice Ferroni: "Diventiamo un museo di tre piani, alle 18 il taglio del nastro e ogni piano sarà allestito con un periodo storico, dall’arte classica a quella rinascimentale fino all’arte dell’800 e del ‘900. E poi, gli spettacoli, l’Odissea, l’Orlando Furioso e il Pifferaio magico, ma visti con i nostri occhi e vissuti con le nostre parole. Ci siamo divertiti molto, abbiamo riso tanto, siamo molto emozionati".

Elena Rongoni e Laura Lupi, della I e II media raccontano di aver vissuto tante esperienze guidati dai docenti di quasi tutte le materie, da Cinzia Greco di musica a Moriconi di arte, passando per storia, inglese e via dicendo. A guidare i ragazzi alla scoperta del teatro è Gabriele Claretti: "Abbiamo consegnato ai ragazzi il testo dell’Orlando furioso, lo hanno reso loro, ci hanno messo le loro parole e le loro emozioni e hanno scoperto che fa anche molto ridere. Siamo in scena al corridoio della scuola, lo spettacolo attraversa letteralmente gli spettatori e sarà per forza condiviso da tutti". Dal liceo classico è arrivato un docente esperto come Lorenzo Rosati che si commuove nel raccontare di aver guidato i piccoli della prima media alla scoperta del greco antico: "Abbiamo letto il proemio dell’Odissea, è stato veramente emozionante lavorare coi piccoli che si sono impegnati al massimo". Luca Berdini ha dato il suo contributo come biblioteca ragazzi, Vissia Lucarelli ha guidato gli studenti sull’allestimento della mostra, la contrada Castello ha messo a disposizione i suoi meravigliosi costumi storici per rendere credibile ogni momento dello spettacolo. La dirigente, Maria Teresa Barisio, sottolinea che la scuola si fa così quando vuole incontrare tutti gli studenti, valorizzando i talenti di ognuno: "La scuola può essere divertente, si insegna con le discipline per far crescere questi ragazzi alla scoperta dei loro sogni e del loro futuro". L’invito è per la città tutta, perché passi di qui il 31 di maggio, a scoprire un museo tutto particolare.

Angelica Malvatani