
La Yuasa Battery si trova al momento a +5 sulla zona retrocessione e solo a un punto dai playoff
Trasferta in casa dei Campioni d’Europa in carica domenica alle 17 per la Yuasa Battery Grottazzolina che fa visita all’Itas Trentino in un match da coefficiente di difficoltà decisamente molto alto. Guardando al passato, solo pensare ad un incrocio simile fa un certo effetto ma va considerata la straordinaria scalata della matricola grottese nell’elitè della pallavolo italiana. Grotta che non fa caso troppo alla classifica attuale ma ragiona gara dopo gara anche per non soffrire di vertigini considerando il +5 sulla zona retrocessione e solo il -1 dai playoff, parola quest’ultima che solletica ma non è nel lessico attuale di coach Ortenzi e dei suoi ragazzi. Per tornare con i piedi a terra basta guardare chi c’è dall’altra parte della rete, agli ordini di coach Soli. Basta pensare alla colonia azzurra formata da Alessandro Michieletto, Lavia, Sbertoli, Laurenzano per passare Bartha, Gualberto, Rychlicki e Gabi Garcia. Poco altro da aggiungere se non che nell’ultimo weekend sono stati capaci di interrompere lo strapotere e l’imbattibilità di Perugia, tra l’altro a domicilio, dopo cinque set da brividi.
Grottazzolina se l’andrà a giocare a mente libera con 12 punti raccolti al ritorno (meglio di lei solo Piacenza con 13) e con una fase della stagione complicata alle porte. Coach Ortenzi si gode il rientro in campo di Oleg Antonov, fondamentale nella vittoria contro Taranto di domenica scorsa, e la crescita esponenziale del giovane opposto croato Cvanciger, con Petkovic ormai pronto al rientro già in trentino e con l’auspicio di aver ormai di aver chiuso i conti con la sfortuna in questa stagione. Ovviamente un solo precedente, il 3-1 per l’Itas all’andata ma aprendo il libro della memoria, non è la prima volta a Trento. Li giocava infatti l’Itas Mezzolombardo, in cui giocava Riccardo Michieletto (papà di Alessandro e attualmente dirigente Itas): sei i precedenti tra le due squadre tutti in favore dei marchigiani. Gara speciale per Oleg Antonov, a Trento dal 2015 al 2017, ma soprattutto per Michele Fedrizzi, che a Trento è nato e cresciuto e che con l’Itas ha giocato dal 2008 al 2010 e dal 2013 al 2015 vincendo scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa dei Campioni. Insomma gara speciale da ogni punto di vista, affidata al primo fischietto laziale Stefano Caretti, che ha già incrociato da secondo la Yuasa a Modena e Milano: sarà coadiuvato dal barese Maurizio Canessa.
Roberto Cruciani