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Montegiorgio, c’è l’ok all’acquisizione di palazzo Colonna

Il Consiglio comunale di Montegiorgio vota all’unanimità l’acquisizione di palazzo Colonna a Piane. L’obiettivo è demolirlo per realizzare al suo posto una struttura strategica che, avrà la duplice funzione di riqualificare l’area e creare spazi polifunzionali. L’idea di demolire palazzo Colonna a ridosso della strada statale ex 210 Faleriense di Piane inizia ora a prendere forma. "Quello di oggi è un atto storico per questa comunità – spiega l’assessore ai lavori pubblici Alan Petrini –. Acquisiamo lo stabile in forma bonaria dopo un confronto con le parti, evitando ricorsi che avrebbero potuto prolungare i tempi e dilatare le spese. La struttura, ribattezzata dai residenti palazzo Colonna, edificio realizzato nel 1966 e mai completato, è divenuto negli anni un luogo di degrado mal visto dalla popolazione, oltre ad essere una struttura in vista lungo una delle arterie viarie della provincia. L’operazione è il frutto dell’impegno, della costanzadi questa amministrazione che è riuscita a risolvere un annoso problema. Abbiamo voluto con forza e determinazione portare avanti questo progetto, segno della capacità di programmare e avere una visione di prospettiva del territorio". L’operazione è molto complessa: l’acquisizione da parte del Comune di palazzo Colonna costerà 350.000 euro all’ente (323.000 euro ai proprietari ed eredi dell’immobile e 27.000 euro per le spese dagli atti di passaggio). Ulteriori 300.000 euro sempre a carico del Comune per la demolizione bonifica dell’area. Per la realizzazione della nuova struttura strategica che sorgerà al posto di palazzo Colonna, sarà utilizzato un finanziamento della ricostruzione sisma di 750.000 euro. "Molte amministrazioni hanno tentato di rimuovere palazzo Colonna – spiega il consigliere di minoranza, Massimiliano Gentili – erano stati raggiunti in precedenza anche degli accordi poi saltati all’ultimo momento. Negli anni 80’ erano altre le necessità, l’amministrazione Ortenzi si è trovata al momento giusto al posto giusto sfruttando anche le potenzialità dei finanziamenti sisma per raggiungere l’accordo".

Alessio Carassai