Omicidio Fermo, il legale Cola: "Vite distrutte, è un dramma familiare"

L’avvocato di Giovanni Petrini, l’uomo che ha ucciso la moglie a coltellate spiega: "Penso al mio assistito, alla vittima ma anche ai figli"

Cola: "Vite distrutte, è un dramma familiare"

Cola: "Vite distrutte, è un dramma familiare"

Fermo, 28 febbraio 2023 – E’ stata fissata per domani l’autopsia sulla salma di Giuseppina Traini, l’85enne di Capodarco di Fermo uccisa sabato dal marito, Giovanni Petrini di 87 anni. Ieri mattina il sostituto procuratore di Fermo, Francesca Perlini, che coordina le indagini della polizia sul delitto, ha conferito l’incarico al medico legale Alessia Romanelli, che sarà chiamata a stabilire con certezza le cause del decesso. Intanto il legale di Petrini, l’avvocato Giulio Cola, non si sbilancia sulla strategia difensiva: "Ci troviamo di fronte ad un dramma familiare che ha colpito tutti componenti del nucleo. A partire dalla vittima, passando per il mio assistito, per poi arrivare ai figli. Si tratta di una tragedia che segnerà per sempre le loro vite. Sul fronte giuridico l’avvocato Cola dichiara di attendere l’esito dell’esame autoptico e di voler raccogliere tutti gli elementi del caso: "Non ci muoveremo finché non ci sarà il referto dell’autopsia e quindi quando saranno stabilite con esattezza le cause della morte. Sono in attesa anche di avere in mano elementi concreti delle indagini in corso che possano permettermi di fare valutazioni più attinenti".

Intanto Petrini resta ricoverato nel reparto di psichiatria del "Murri" di Fermo ancora in stato di shock e in attesa di essere interrogato dagli inquirenti. Attualmente l’87enne è indagato a piede libero per omicidio volontario, ma nei suoi confronti non è stato emesso alcun provvedimento di fermo o di arresto. Al momento resta confermata la prima ricostruzione della polizia secondo cui il delitto sarebbe stato consumato poco prima dell’ora di cena quando Petrini ha colpito la coniuge con diverse coltellate alla gola, all’addome e al volto. A lanciare l’allarme, intorno alle 21, era stato uno dei due figli dei coniugi che, giunto a casa dei genitori, si era trovato di fronte ad una scena agghiacciante: la madre era distesa sul letto della sua camera in un lago di sangue, mentre il padre era in stato catatonico e con diverse ferite alle braccia che farebbero pensare ad un tentativo di suicidio. Sul posto erano immediatamente intervenuti la polizia e i sanitari del 118, che non avevano potuto fare altro che constatare il decesso. Sulla scena del crimine anche gli specialisti della squadra mobile della questura e della polizia scientifica, che avevano lavorato tutta la notte per raccogliere elementi utili alle indagini e a ricostruire la dinamica dell’omicidio.