
La cerimonia nel segno dello studente morto dopo un incidente in motorino .
La vita, la morte e quello che sta in mezzo, tra speranza, lacrime, emozione e amicizia. È il filo rosso che racconta perfettamente il premio intitolato a Matteo Biancucci, organizzato ogni anno dai Rotary del Fermo con Aido, Avis e Admo, per diffondere la cultura del dono e della vita che continua. Una giornata intensa, guidata da Massimo Todisco, che vedeva la partecipazione di una delegazione dei 600 ragazzi coinvolti a scuola dai volontari Aido, il presidente Luca Moreschini ha incontrato gli studenti in classe: "Ho trovato ragazzi motivati, attenti, fortemente colpiti dalle storie e dal significato del dono. Li incontriamo che sono vicini ai 18 anni, per far sapere loro che al compimento della maggiore età possono decidere della loro vita ma anche del dopo la morte, della possibilità di donare gli organi e di restituire ad altri speranze di vita". I ragazzi hanno poi realizzato dei lavori sull’argomento, ieri al teatro dell’Aquila la cerimonia di premiazione alla presenza delle autorità del territorio, il sindaco Calcinaro, la Prefettura, le forze dell’ordine, il mondo della scuola, il volontariato, tutti insieme per sostenere i ragazzi nella formazione e nella comprensione di un messaggio che per primo Matteo Biancucci ha dato. Matteo, morto dopo un incidente in motorino, aveva condiviso le sue idee sulla donazione di organi, il fratello Alberto ne aveva parlato a scuola, immediata la decisione. Sul suo esempio si porta avanti un percorso di consapevolezza, anche nel ricordo di Leonardo, il giovane scomparso dopo un incidente in piscina la scorsa estate. Presente la mamma Milena Bottoni che ha raccontato l’emozione di sapere che oggi parte della vita di Leo è nel cuore e nelle emozioni di altri che vivono grazie a lui. Grande l’emozione degli studenti del Montani che con Leonardo andavano a scuola, la sua foto era ovunque, il suo ricordo nei pensieri di tutti. Questi i premi assegnati per i lavori sul dono che i ragazzi hanno realizzato, per la sezione musica premio a Maria Luce Revel che ha scritto una canzone su questo.
E per la sezione multimediale, prima classificato la 4° Pta del Montani sezione Montani, secondo 4 OA e 4 OB dell’Ipsia, erzo il 4 AS del liceo delle scienze umane Annibal Caro. Per la sezione letteraria primo il gruppo del 4 B SA del liceo scientifico scienze applicate, seconda Francesca Boa del 4 Montani, terzo Renato Nicola Agnello del 5° Montani. Per la sezione pittorico fotografica prima Mirca Candelari del 4° AF liceo artistico Preziotti, secondo premio pari merito con Yili Dong del 4 AF e Elisa Zhoulivan del 4° AF del liceo artistico Preziotti, terzo premio pari merito per Maria Sofia Brasili del 4° AF del liceo artistico, Sara Subissati del 5° sempre del liceo artistico. Menzioni speciali per la classe 4° MMB del Montani, Sara Basta del 4 AFL del liceo artistico, Maria Azzurra Lombardelli e Valerio Massimo Marchetti sempre del liceo artistico. Ha concluso Luca Moreschini: "In Italia ogni anno ci sono 4 mila donazioni di organi, ci sono però 10 mila persone, tutte giovani, in lista d’attesa, questo significa che la cultura del dono deve diventare un concetto condiviso, di civile convivenza e di solidarietà reciproca che ci rende fratelli anche dopo la morte".
Angelica Malvatani