
I tre ragazzi presi dopo un inseguimento da parte della polizia
Avevano fatto irruzione in una pizzeria armati coltello, ma l’inaspettata reazione dei titolari, li aveva messi in fuga. Braccati dalle forze dell’ordine si erano rifugiati nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale "Il Girasole" di Campiglione di Fermo, ma erano stati bloccati e condotti in questura. Per questo motivo tre giovani italiani, due ragazzi e una ragazza, di cui uno del posto, sono finiti alla sbarra e sono stati rispettivamente condannati a 4 anni e due mesi, 4 anni, 3 anni, per il reato di tentata rapina. Il drammatico episodio, conclusosi fortunatamente nel migliore dei modi, si era consumato in un pomeriggio dell’agosto di tre anni fa. Erano da poco passate le 16,30 quando era scattato l’allarme dopo che una dei titolari dell’esercizio commerciale, situato in contrada Girola, aveva allertato il numero 112 del pronto intervento. Sul posto erano subito intervenuti i poliziotti della squadra volante e della squadra mobile, ai quali gli esercenti avevano raccontato che un ragazzo, insieme ad un coetaneo, aveva tentato mettere a segno una rapina. Armato di coltello aveva intimato ai titolari di consegnare il denaro in cassa, ma c’era stata la reazione degli esercenti che avevano messo in fuga i malviventi, attesi fuori dalla pizzeria da una complice che si trovava alla guida di un’auto.
La banda si era diretta verso il centro commerciale "Il Girasole", cercando di nascondersi all’interno del parcheggio coperto, dove però, nel frattempo, erano giunti anche i poliziotti in borghese della questura, coadiuvati da una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. A quel punto era scattato il blitz: mentre i malviventi erano intenti a sfuggire ai militari in divisa, i poliziotti in borghese si erano mossi in modo fulmineo ed efficacie tanto da cogliere impreparati e bloccare i tre giovani che stavano cercando di scappare, raggiungendo nuovamente la loro auto.
Sul posto, subito dopo, erano intervenuti anche gli specialisti della polizia scientifica che, durante la raccolta dei reperti e l’analisi della scena del crimine, avevano rinvenuto, all’interno dell’auto, il coltello utilizzato per cercare di mettere a segno il colpo. I tre erano stati condotti negli uffici della questura e sottoposti allo stato di fermo di polizia, per poi essere denunciati per tentata rapina.
Fabio Castori