
La. Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Fermo, era sulle tracce di una presunta organizzazione di matrice albanese che controllava il traffico di droga
Utilizzava il conto corrente postale della mamma per riciclare, d’accordo con lei, il denaro provento del traffico di droga. Per questo motivo sono stati rinviati a giudizio Bledj Rreska, un albanese di 39 anni residente a Porto Sant’Elpidio e la madre 70enne, anche lei di origini albanesi ed ex dipendente di una comunità di Fermo. Per i due, difesi dall’avvocato Paolo Rossi, il processo prenderà il via a maggio davanti al tribunale di Fermo, dove entrambi dovranno rispondere del reato di riciclaggio in concorso. La scoperta era stata fatta dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura delle Repubblica di Fermo, che già da diversi mesi era sulle tracce di una presunta organizzazione di matrice albanese che controllava il traffico di droga nel Fermano. Su richiesta degli inquirenti il gip aveva disposto il sequestro preventivo del tesoretto, per decine di migliaia di euro, accumulato dal trafficante e depositato sul conto corrente postale della madre attraverso una serie di versamenti di denaro contante e assegni. Dalla ricostruzione degli inquirenti era emerso che l’anziana albanese non aveva fonti di reddito tali da permetterle di avere determinate somme di denaro a disposizione. Il 39enne albanese era già finito nel mirino delle Fiamme Gialle quando era stata eseguita nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito di un’operazione antidroga che aveva portato all’arresto del fulcro di un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti su tutta la provincia di Fermo. Quando i finanzieri avevano fatto scattare il blitz, avevano rinvenuto all’interno dell’abitazione del 39enne, ubicata in Porto Sant’Elpidio, un rilevante quantitativo di denaro contante, pari a 52.730 euro, subito sottoposto a sequestro quale provento derivante dal traffico e dallo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari delle Fiamme Gialle avevano sequestrato anche due auto di grossa cilindrata nella disponibilità del trafficante, un furgone, 6 telefoni cellulari e varia documentazione. Il sequestro del tesoretto depositato sul conto corrente e il blitz messo a segno a Porto Sant’Elpidio si erano inseriti nell’ambito di un filone investigativo che aveva consentito cospicui sequestri di sostanze stupefacenti. In particolare, in due distinti interventi condotti nei mesi di agosto e ottobre 2022, rispettivamente a Porto Sant’Elpidio e a Porto San Giorgio, erano state tratte in arresto altre tre persone, un italiano e due di origine albanese, pervenendo al sequestro complessivo di importanti quantitativi di stupefacenti di varia natura: 2,2 kg di eroina, oltre 2 kg di cocaina, 5,8 kg di hashish e 6,7 kg di marijuana.
Fabio Castori