
L’assessore Febi segue con attenzione le verifiche sul corretto versamento delle imposte
Fermo, 27 novembre 2019 - Capita per sbaglio, per dimenticanza, per ingenuità. Capita di sbagliare il calcolo dell’Imu da pagare sulla casa, a volte non per caso ma per un progetto preciso. Il risultato è che dall’inizio dell’anno il Comune di Fermo ha recuperato, tra tasse non pagate, pagate male o in misura ridotta, la bella cifra di un milione e 300 mila euro che vanno dritti dritti a bilancio e dunque a supportare le attività dell’Amministrazione comunale.
In partenza si prevedeva di recuperare 750 mila euro, alla fine i conti sono stati ben più rosei. Sono i numeri a disposizione dell’ufficio tributi, dall’inizio del mandato l’assessore al bilancio Savino Febi ha sempre dichiarato di voler procedere con il recupero delle tasse non pagate, proprio per una questione di equità tra tutti i cittadini ma anche perché con quelle tasse si finisce per sostenere servizi importanti per la città.
L’incasso totale per la tassa sulla casa, che non vale sulla prima casa, quella in cui si risiede, è di 10 milioni di euro, dunque un capitolo importante per un bilancio comunale. I controlli si fanno con l’aiuto del Catasto e con gli aggiornamenti all’anagrafe, non è difficile arrivare a scovare eventuali errori ma anche tentativi più o meno ingegnosi di aggirare la tassa. La maggior parte delle persone che non ha pagato non aveva proprio le risorse a disposizione, la tariffa media per gli immobili è pari a 300 euro per famiglia, molti hanno rateizzato e sono poi riusciti ad onorare il debito.
C’è anche chi tenta di far passare per prima casa quella che è invece la seconda abitazione a disposizione della famiglia, trasferendoci la residenza di uno dei due coniugi anche se si è regolarmente sposati. Di recente la Corte di Cassazione ha stabilito che in quel caso fa fede solo un provvedimento reale di separazione, altrimenti meglio pagare.
L’assurdo della legge, spiegano dagli uffici, è che una famiglia che possiede una prima casa nel comune di Fermo e ne possiede una seconda a Porto San Giorgio, può tenere una residenza alla casa al mare e regolarizzare anche quella come prima casa, nel comune di appartenenza. Dunque, un universo intero dentro una sola tassa che però va pagata proprio per sostenere la vita economica del proprio comune e servizi fondamentali per i cittadini come il trasporto scolastico o la mensa dei ragazzi che finirebbero per costare di più alle famiglie.