REDAZIONE FERMO

"Tra un paio d’anni avremo una città più bella"

L’assessore Luciani fa il punto sui lavori: "I più lunghi e complessi sono il Fontevecchia e l’ex mercato"

L’assessore ai lavori pubblici, Ingrid Luciani, fa il punto sui cantieri che stanno interessando il centro storico

L’assessore ai lavori pubblici, Ingrid Luciani, fa il punto sui cantieri che stanno interessando il centro storico

L’assessore ai lavori pubblici, Ingrid Luciani, con il supporto del dirigente Alessandro Paccapelo fa il punto: quali i cantieri più significativi nel cuore della città?

"Tra i più lunghi e complessi è di sicuro il cantiere del Fontevecchia, un lavoro delicatissimo che porterà al completamento del museo e soprattutto permetterà di spostare in centro la facoltà di infermieristica. Questo va proprio nella direzione di favorire la vitalità, come ci viene richiesto da più parti. Molto dei palazzi ritroveranno nuovo slancio con gli affitti agli studenti. La data per chiudere il cantiere è il 2027".

Dunque parliamo di almeno tre anni complessi.

"Anni complicati sì ma stiamo mettendo a punto tutta una serie di soluzioni che speriamo possano mitigare il disagio. L’altro cantiere importante e di rilancio per il centro è quello dell’ex mercato coperto dove sarà, tra l’altro, l’attività dell’Its, gli istituti tecnici superiori. Si sta già pubblicizzando molto questa opportunità, quella struttura è in questo momento interessata da ben tre appalti e dunque i tempi sono lunghi e diversi per questo. L’impianto di risalita e la scala esterna saranno pronti per Natale, entro l’autunno 2025 sarà tutto completato".

Però resta parziale il parcheggio di piazzale Carducci?

"Già qualcosa recupereremo a breve, ci stanno lavorando i vigili e si cerca una soluzione compatibile con gli spazi del cantiere".

Dove sono le altre impalcature significative?

"Sta andando avanti anche il cantiere di palazzo Trevisani, siamo al 50 per cento dei lavori, nel rispetto della tempistica data. Manca un anno e sarà luogo di abitazioni Erp, su corso Cavour, tranne l’appartamento prestigioso e affrescato che diventerà sede di qualche attività che definiremo. In tutto saranno cinque o sei alloggi. A novembre iniziano anche i lavori al cantiere Betti, l’ex scuola diventerà un ostello e riprenderà il filone della ristorazione e delle attività per i giovani per le quali faremo un bando di gestione. Anche qui parliamo di un paio d’anno di lavori. È praticamente finito il progetto per la valorizzazione dell’ex esattoria, in piazza, per ampliare gli spazi di studio della biblioteca".

Dal pubblico al privato, partono tutti ora i cantieri del sisma.

"E’ una coincidenza, capisco che sia un problema ma davvero non si poteva fare diversamente. La ricostruzione privata ha avuto percorsi molto complessi. Quello che speriamo è che tornino al più presto i residenti, che chi vive in centro resti, faremo di tutto per alleviare i disagi. Anche l’assessore al commercio Torresi si sta adoperando per trovare soluzioni ai commercianti in difficoltà, lo stesso faremo per i parcheggi al servizio dei residenti".

E il futuro?

"Sono stati consegnati proprio in questi giorni i lavori per il palazzo di via Graziani, leggermente fuori dal centro storico ma anche questa sarà una iniezione di vitalità. Così come è partito l’iter per il primo accordo di programma sul restauro dell’ex convitto Sacconi, la parte che manca e che pure potrebbe ospitare strutture di una università che a Fermo cresce sempre. Quello che è certo è che tra un paio d’anni avremo una città ancora più bella".