Truffa del finto nipote: due ventenni chiedevano soldi e oro a Fermo

Nei guai due napoletani fermati dai carabinieri con la refurtiva che è stata restituita alle vittime. Si presentavano in casa degli anziani

Gioielli (foto di repertorio)

Gioielli (foto di repertorio).

Fermo, 9 aprile 2023 – Si presentavano a case di persone anziane spacciandosi prima per i nipoti, quindi per carabinieri o direttori postali, e poi li derubavano di denaro e gioielli. Non sono sfuggiti però agli investigatori dell’Arma che li hanno identificati e hanno recuperato parte della refurtiva. L’operazione rientra in un piano di controllo straordinario di tutto il territorio, avviato i dai carabinieri del Comando provinciale di Fermo, mirato a garantire ai cittadini un periodo pasquale sicuro, e in particolare alle fasce più deboli esposte ad episodi di illegalità, tra questi certamente gli anziani.

I controlli, intensificati per il contrasto alla microcriminalità hanno subito portato significati risultati operativi, consentendo ai militari di Fermo e Porto San Giorgio di denunciare in concorso per ricettazione due 20enni napoletani, in seguito a truffe subite da due coppie di anziani del posto. Questa in sintesi la dinamica: in entrambi i casi gli anziani erano stati preventivamente contattati telefonicamente da soggetti che si erano spacciati come nipoti e avrebbero riferito di dover risolvere urgenti questioni giudiziarie e pertanto necessitavano di denaro che chiedevano di preparare nell’attesa di consegnarlo alle asserite autorità che si sarebbero poi presentate a ritirarlo.

In uno dei due casi, per rendere ancora più credibile la circostanza, era stato richiesto di recarsi all’ufficio postale a ritirare delle raccomandate riferite a tali vicende giudiziarie. Poco dopo i malviventi si erano introdotti negli appartamenti degli anziani e, presentatisi in un primo caso come sottufficiali dei carabinieri, ribadendo asserite vicende giudiziarie in carico di un nipote dei malcapitati, e nel secondo caso come direttore dell’ufficio postale, si erano fatti consegnare un totale di 3.800 euro e vari monili in oro.

Il dispositivo messo in atto dall’Arma ha consentito, anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, di isolare e monitorare l’auto in uso ai due malfattori, segnalata dai carabinieri di Fermo alla polizia stradale che, ad Avezzano, ha fermato i due napoletani, trovati in possesso di tutta la refurtiva, poi recuperata e restituita alle vittime. Entrambi sono stati denunciati per ricettazione in concorso, in attesa degli sviluppi investigativi. Si raccomanda ancora una volta la massima attenzione soprattutto alle fasce più deboli della popolazione: i carabinieri non chiedono mai denaro per risolvere controversie, né tantomeno gli uffici postali. Nel dubbio è sempre necessario contattare i numeri di emergenza 112 e chiedere supporto alle forze dell’ordine.