
I carabinieri in azione per smascherare una truffa (foto di repertorio)
Si spacciava per addetto antifrode, ma in realtà era un truffatore e, con questo stratagemma, era riuscito a farsi versare una somma di circa 20mila euro dalla vittima del raggiro.
Il malvivente aveva dovuto però fare i conti con i carabinieri della Compagnia di Fermo, che lo avevano smascherato e assicurato alla giustizia. Il truffatore, una 35enne della provincia di Padova, è comparso davanti al giudice del tribunale di Fermo.
Il giovane malvivente al termine del processo è stato condannato a due anni per truffa aggravata. Il 35enne, dopo aver contattato telefonicamente una donna fermana, l’aveva indotta a trasferire la somma di denaro su una carta prepagata a lui intestata.
I militari dell’Arma, però, all’esito di una specifica attività investigativa, erano riusciti a dare un nome e un volto all’uomo che aveva raggirato la vittima.
Nel gennaio 2022 la donna aveva ricevuto una telefonata sul proprio cellulare da parte di una persona che si presentava come addetto al sistema antifrode, segnalando la presenza di alcune operazioni sospette riscontrate sul suo conto.
La donna era stata così indotta a raggiungere la postazione di uno sportello automatico bancario, dove eseguire, su indicazione telefonica del presunto addetto antifrode, una serie di operazioni per procedere allo sblocco del proprio conto. La vittima, dunque, dopo aver raggiunto la postazione, seguendo le istruzioni telefoniche, aveva inserito la propria carta e aveva digitato una serie di codici, determinando, di fatto, il trasferimento di quella somma in favore di un’altra carta.
Solo dopo aver concluso l’operazione, però, aveva constatato l’avvenuto addebito della somma sul proprio conto corrente, motivo per cui si era recata immediatamente dai carabinieri per denunciare l’accaduto. Gli uomini dell’Arma, raccolta la denuncia, avevano immediatamente provveduto all’acquisizione di tabulati telefonici e documentazione bancaria, attraverso i quali erano riusciti a venire a capo del raggiro, risalendo all’identità dell’impostore, che era stato così smascherato.
Il suo piano era stato scoperto: dalle indagini era poi emerso trattarsi di un giovane di 35 anni residente in Veneto, per l’esattezza in provincia in Padova.
L’uomo risultava già noto alle forze dell’ordine, per precedenti analoghi alla truffa messa in atto nei confronti della donna fermana.
Il malvivente è stato quindi denunciato alle autorità giudiziarie per il reato di truffa.
Fabio Castori