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A Bondeno formate dieci badanti Piacentini: "Ma ne servono di più"

L’assessore annuncia soddisfatta le collaboratrici che hanno terminato il corso e sottolinea come le richieste siano maggiori

BONDENO

Sono più di cinquecento, in un anno, gli accessi allo sportello dei servizi sociali, specifico, nei quali le famiglie di Bondeno richiedono informazioni e aiuto, per l’assistenza alle persone anziane. Non sono solo richieste di contributi e servizi, ma spesso si tratta di richieste di suggerimenti e indicazioni, da ricevere da persone competenti, in un contesto, quello delle persone fragili, dove le famiglie hanno bisogno di fiducia. Sta per essere aggiornato in questi giorni, con i nominativi di chi ha frequentato il corso a Bondeno per ‘Assistenti famigliari’, l’albo distrettuale, che nell’alto ferrarese avrà così circa una quarantina di persone. Le chiamano genricamente ‘badanti’. Ma sono molto di più di questo. A Bondeno, grazie alla formazione teorica e agli stage pratici, organizzati da Ial in collaborazione con l’amministrazione comunale, sono una decina le persone che si sono guadagnate, in quasi un anno di lezioni e stage intercalate dalle difficoltà che ha imposto il Covid, un attestato che conferma una formazione. A Bondeno sono tutte italiane quelle che l’hanno scelto. Una curiosità che apre a riflessioni ma anche alla necessità di raggiungere al più presto chi, essendo originario di altri paesi (e sono la maggioranza), già lavorano nelle case dei bondenesi e con gli anziani su territorio. Ed proprio sulla creazione di una nuova "rete di contatti", tra professionalità e richieste che arrivano dalle famiglie, che sta lavorando adesso il vicesindaco e assessore ai servizi sociali Francesca Piacentini: "A giorni convocheremo le assistenti famigliari che hanno fatto il corso per consegnare loro l’attestato e che saranno inserite nell’albo distrettuale – spiega -. Le richieste sono tante e svariate. Stiamo cercando di mettere in piedi un ulteriore progetto, più legato a Bondeno, cercando di fare rete tra chi fa già l’assistente famigliare". L’estate ha fatto emergere, tra gli altri, una necessità delle famiglie, ovvero quello di sostituire la badante che va in ferie. "Diventa difficile trovare il sostituto in tempi rapidi – ammette la Piacentini – e spesso le famiglie si rivolgono allo sportello competente anche solo per chiedere un’indicazione, un suggerimento, un aiuto. Lide è quella di creare una rete e progetti specifici per il reperimento dell’assistente famigliare più idonea. Spesso, chi in famiglia si occupa della cura di un anziano, ha figli di cui occuparsi, un lavoro, non sa come fare e la sua vita diventa complicata. Quando nelle scorse settimane, abbiamo presentato il documento sul sociale, per accedere ai fondi nazionali, abbiamo pensato a questo. Ci sono le difficoltà degli anziani fragili e ci sono le difficoltà dei famigliari che devono occuparsi di loro". Da qui obiettivi che stanno, in questi giorni, sulla scrivania della Piacentini per arrivare ad una risposta concreta: "L’autunno – dice la Piacentini - porterà, in termine di programmazione, anche progetti che possano essere strutturati per poter dare risposte concrete e immediate alle famiglie. I primi passi li abbiamo fatti – ammette - ma è un servizio che deve essere messo a sistema e deve essere cucito sulla base delle esigenze, in rete per essere efficace. Attraverso le assistenti sociali, che hanno un rapporto diretto con le famiglie e chi già fa l’assistente famigliare".

Claudia Fortini