Ancora un raid ‘No vax’: imbrattate le sedi di Cgil e Cisl

Ancora un raid ‘No vax’: imbrattate le sedi di Cgil e Cisl

Ancora un raid ‘No vax’: imbrattate le sedi di Cgil e Cisl

Pensavamo fossero episodi confinati nel triste passato. E invece ci sbagliavamo: i ‘No Vax’ continuano a vandalizzare edifici che secondo la loro logica sono rappresentativi della "dittatura sanitaria" verso cui manifestano ostilità. La scorsa notte, infatti, nelle sedi di Cgil e Cisl a Ferrara un gruppo di vandali ha imbrattato le vetrine degli uffici con scritte, fatte con inchiostro rosso, che non lasciano molto spazio all’interpretazione. ‘Obbligo = nazismo’. ‘Vax = morte’, e via di questo passo.

Le scritte hanno tutte questo tenore. Ma il vero marchio di fabbrica è ‘Vi-Vi liberi’. Non ci sono dubbi, insomma, sulla natura delle scritte. Ora si tratterà di individuare i responsabili. Chiaramente unanime il coro di solidarietà che arriva sia da parte politica che dal segretario della Uil, Massimo Zanirato. "Le sedi sindacali sono luoghi di democrazia – scrive in un post sulla sua pagina Facebook, Zanirato –. L’attacco a Cisl e Cgil di Ferrara è un atto vile e meschino. Nel periodo della pandemia il sindacato ha fatto accordi a difesa dei lavoratori. La Uil esprime vicinanza e sostegno". Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano. "Qualche delinquente ieri notte ha imbrattato i muri delle sedi di Cgil e Cisl, con scritte indegne – così Calvano –. Non hanno scelto dei muri a caso, ma quelli di due sindacati che sono un presidio storico di rappresentanza, partecipazione e democrazia. La mia solidarietà a Cgil Ferrara e Cisl Ferrara e ai tanti lavoratori e lavoratrici che rappresentano".

Dello stesso tenore anche i messaggi di solidarietà che arrivano dal Psi e dal segretario comunale dem, Alessandro Talmelli. Per rispondere all’imbrattatore, le segretarie di Cgil e Cisl, Veronica Tagliati e Bruna Barberis hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera aperta. "Accettare il confronto appartiene a chi crede fortemente nelle proprie convinzioni – scrivono – a chi ha il coraggio di difendere i propri ideali ed è indubbio che tu, nottambulo imbrattatore, non hai né la forza né il coraggio di sostenere il tuo ‘libero’ pensiero. Le sedi sindacali sono luoghi di comunità, dove si esercita la libertà di espressione, dove ogni giorno, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, disoccupate e disoccupati si organizzano e si battono a tutela del lavoro e dei diritti, dove si assistono migliaia di persone".

Il gesto del vandalo, quindi, "insulta e offende chi "liberamente" sceglie di fare sindacato e chi sceglie di affidarsi al sindacato". "Non ci intimiderete – promettono le segretarie – forti della responsabilità di rappresentare lavoratori, pensionati, cittadini liberi in uno stato libero e democratico. Il tuo gesto rimarrà giusto il tempo di far verniciare e pulire le vetrate, e poi l’oblio. Quello che merita il gesto di un vigliacco. Ci rimane un dubbio: ma tu sai cosa significa nazismo?".

f. d. b.