"Nonostante le promesse fatte in estate dal ministro Nordio, dopo il tragico suicidio di due detenute a Torino, il governo non ha ancora un piano concreto per affrontare il problema di sovraffollamento cronico delle carceri italiane. Ferrara non fa eccezione". Così il consigliere comunale del Pd Davide Nanni in vista della discussione di oggi in consiglio comunale: "Nella Casa Circondariale di via Arginone – spiega – si trovano circa 370 detenuti, mentre la capienza massima sarebbe di 244 posti. Il numero di agenti, invece, è ancora inferiore a quanto prevederebbe il Ministero: 168 anziché 212. Evidentemente a poco sono valsi gli sforzi, dovuti, del sindaco Fabbri che a luglio aveva chiesto a Roma di rafforzare il contingente ferrarese, dopo le pressioni dei sindacati e la gaffe dei consiglieri di maggioranza che hanno negato la discussione del problema in Consiglio Comunale. A conti fatti, oggi possiamo dire che i sette nuovi agenti inviati a Ferrara non hanno coperto nemmeno il fisiologico turnover annuale: purtroppo siamo ancora al punto di partenza". Secondo Nanni "occorrerà una pressione costante e più incisiva delle Istituzioni locali sul governo per ripristinare normali condizioni di lavoro e sicurezza all’interno del carcere: così non si può andare avanti". Secondo il consigliere Pd, "il numero preoccupante di aggressioni ai danni di agenti e personale sanitario, così come i frequenti episodi di autolesionismo registrati da inizio anno, dovrebbero far riflettere e correre ai ripari una maggioranza consiliare che da mesi continua a rinviare la nomina del nuovo Garante dei detenuti, vacante da febbraio. Nulla si muove". L’auspicio è che "il Comune di Ferrara continui a sostenere con maggiori risorse le realtà imprenditoriali e di Terzo settore che offrono possibilità lavorative ai ristretti interne o esterne alla struttura di via Arginone. Fanno parte della nostra città, della nostra comunità".
Cronaca"Arginone, più impegno del Comune"