
I nonni, una grande risorsa nelle famiglie. Aiutano i genitori nella gestione dei nipoti e li sostengono nelle necessità della famiglia. Ma anche i nonni hanno i loro bisogni e le loro difficoltà. Così alla richiesta degli asili nido di Comacchio di indicare obbligatoriamente la disponibilità o meno dei nonni a tenere i nipoti, fatti salvi impedimenti insormontabili, pena il declassamento in graduatoria, Federica Beretta, mamma di una bimba di pochi mesi, è rimasta interdetta. In pratica scende nella graduatoria per l’accesso al nido chi ha i nonni disponibili a seguire i nipoti. "Non capisco – dice – come sia possibile che venga inserita una domanda del genere nella richiesta di accesso all’asilo nido di una famiglia". Gli impedimenti insormontabili per i nonni sono, nelle indicazioni del modulo, lavoro, invalidità o morte, residenza altrove. La domanda di Federica sorge spontanea: i nonni sono davvero obbligati a tenere i nipoti? E soprattutto: è possibile che la collocazione dei piccoli nella graduatoria dei posti dell’asilo debba dipendere dalla disponibilità dei nonni stessi? "In un Paese dove ormai si lavora fino a 70 anni, non è giusto che anche i nonni possano godersi la pensione o comunque non si sentano le forze e la capacità di tenere i nipotini per tanto tempo?". Per di più: "Siamo nel paese della privacy, dove tutti si riempiono la bocca con la questione della riservatezza e i genitori, alla domanda di inserimento del figlio al nido, devono allegare documenti importanti dei nonni come buste paga, certificato di malattia o morte, documento di identità per la residenza? Non sembra proprio una mossa in linea con la privacy". Peraltro gestire i nipoti dovrebbe essere una scelta, non un’imposizione. "Ritengo assurdo che si basi l’inserimento di un bambino al nido sulla disponibilità o meno di un nonno. A Comacchio tra l’altro i posti sono diminuiti, cosa che ha spinto ad una selezione ancora più serrata". L’assessore alla pubblica istruzione del Comune Maura Tomasi, spiega la questione dell’attuale regolamento, che prevede di fatto il declassamento in graduatoria per chi abbia i nonni disponibili, in teoria, a seguire i nipoti. "Se si dichiara che i nonni sono disponibili – precisa – disponibilità che ormai, peraltro, è richiesta abbastanza diffusamente nei regolamenti comunali, si perdono dei punti nella graduatoria di inserimento dei piccoli al nido. Di fatto si tratta di un regolamento che già c’era al mio insediamento e sono dell’avviso che debba essere rivisto il prossimo marzo. Voglio aggiungere, però, che, al di là dei tre impedimenti previsti, si possono aggiungere eventuali altre problematiche che impediscano o limitino la possibilità dei nonni di tenere i nipoti. Ci sono, quindi, altre difficoltà dei nonni stessi che possono essere inserite nella domanda perché siano poi prese in considerazione ai fini dell’inserimento al nido".
Cinzia Boccaccini