Bimbo morto, l’indagine si allunga Ipotesi perizia ‘super partes’

Il difensore della mamma, indagata, ha presentato una riserva di incidente probatorio per alcune analisi

Si allungano i tempi per le indagini sulla morte del bambino di un anno trovato senza vita il 17 giugno nella sua abitazione in una palazzina popolare alla prima periferia della città. Per quei fatti, a quanto si apprende, è stata iscritta nel registro degli indagati la madre, una 29enne. Si tratta, va chiarito, di un atto dovuto, necessario per permettere agli inquirenti di svolgere tutti gli accertamenti tecnici necessari a scoprire cosa sia accaduto e quali siano le cause esatte del decesso. Al momento, infatti, di certezze ce ne sono poche. Una di queste è che il piccolo non presenta alcun segno di violenza. Saranno quindi gli esami istologici e tossicologici a poter indicare con precisione per quale ragione il cuoricino del bambino abbia cessato di battere.

Nei giorni scorsi, il legale della donna, l’avvocato Alessio Lambertini, ha presentato una riserva di incidente probatorio, che probabilmente verrà formalizzata nelle prossime ore. L’istanza riguarda alcune analisi chimiche e genetiche su alcuni oggetti trovati in casa il giorno della tragedia e posti sotto sequestro. Gli accertamenti, inizialmente, erano in programma al Ris di Parma. Ora, però, una volta formalizzata la richiesta di incidente probatorio, la palla passerà al giudice che dovrà nominare un perito super partes per eseguire le attività necessarie alle indagini e, come previsto da questa procedura, ‘cristallizzare’ la prova in fase di indagini preliminari. Nel frattempo, la madre del piccolo (accusata di omicidio volontario, ribadiamo come atto dovuto) è ancora ricoverata nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Cona, dove è sottoposta a cure mediche.