REDAZIONE FERRARA

Carabiniere suicida, tutta l’Arma sotto choc

Casumaro, comunità in lutto per la tragedia del militare di 29 anni che l’altra sera si è tolto vita all’interno della caserma

Carabiniere suicida, tutta l’Arma sotto choc

La notizia della morte del carabiniere di 29 anni a Casumaro, ha lasciato sgomenta l’intera comunità non solo del territorio dell’alto ferrarese ma di molti esponenti dell’Arma in tutt’Italia. "Sono profondamente addolorato per la scomparsa del giovane in forza alla stazione di Casumaro – scrive il sindaco Edoardo Accorsi –. A nome di tutta la comunità di Cento desidero esprimere le mie più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e a tutta l’Arma dei carabinieri. A ciascuno di loro è rivolto il nostro affetto e la nostra vicinanza". Un gesto estremo di un ragazzo appena 29enne, maresciallo, che da luglio si trovava a Cento con la compagna , quando aveva preso servizio alla stazione di Casumaro dove si è tolto la vita con una pistola nel tardo pomeriggio di lunedi.

"Siamo tutti profondamente addolorati – aggiungono i consiglieri comunali casumaresi Alessandro Guaraldi, Francesca Caldarone e tutto il gruppo di Fratelli d’Italia –. Ci uniamo al dolore dei colleghi del giovane militare che devono sopportare una perdita così vicina".

Poi la voce dei sindacati. "Siamo attoniti dalla triste notizia – afferma Alfonso Montalbano, segretario nazionale Usmia carabinieri – Un giovane maresciallo, per di più comandante in sede vacante della Stazione che compie un gesto così estremo deve farci riflettere e capire in cosa si può aver sbagliato e perché noi tutti non abbiamo saputo cogliere il disagio. Come sindacato abbiamo voluto offrire un servizio di assistenza psicologica gratuita ai colleghi, proprio perché oggi, in una società sempre più accelerata, non si ha talvolta il tempo di fermarsi e confrontarsi con un collega o con un superiore".

La vittima lascia i genitori, due sorelle e la fidanzata. "Una tragedia che colpisce noi carabinieri – scrivono da ’Pianeta sindacale carabinieri Psc assieme’ –, chiamati a essere uniti ora più che mai, e che riapre inevitabilmente le dovute riflessioni sull’attenzione al supporto psicologico alle forze dell’ordine sempre in prima linea ed esposte alle continue richieste, da varie parti della società, che dobbiamo fronteggiare con maggiori difficoltà e sacrifici, anche a causa della decennale carenza organica. Facciamo un plauso a tutte le iniziative, in particolare, all’attività di prevenzione del disagio psico-emotivo ma è evidente che tutto ciò non sia sufficiente di fronte al malessere d’esistere che non risparmia nemmeno i carabinieri".

Laura Guerra