REDAZIONE FERRARA

"Clara, i Comuni uniti contro i disservizi"

Il segretario della Lega Massimo Contarini dopo i disagi causati dalla raccolta dei rifiuti chiede alle amministrazioni di fare fronte unico

Sindaco e giunta spieghino ai cittadini quali passi si vogliono compiere e in quali tempi per risolvere in maniera definitiva tutti i disservizi che Clara, l’azienda aggiudicataria del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, se c’è la volontà di creare un fronte unico tra i Comuni che manifestano le stesse problematiche, affinché si possa dare alla partecipata Clara spa un nuovo assetto e nuove possibilità di crescita, operando sul mercato in maniera diversa, confluendo in altre realtà o riorganizzandosi, permettendo ad essa di tagliare costi strutturali che l’appesantiscono". E’ il filo conduttore dell’interpellanza presentata da Massimo Contarini, segretario portuense della Lega e consigliere comunale di "Uniti per Portomaggiore", la lista civica di centrodestra.

E aggiunge: "L’argomento Clara e i suoi disservizi è stato ampiamente l’argomento più sollevato da tutte le forze politiche, compresa quella attualmente governante, a dimostrazione del fatto che il problema è reale e consistente. Fin da prima che la pandemia colpisse la popolazione intera, le problematiche legate a Clara spa e i suoi servizi erano già evidenti. Per ammissione stessa degli apici aziendali di Clara, l’azienda risulta costosa, sostanzialmente inefficiente, disorganizzata, non ricettiva e poco comunicativa nei confronti dei cittadini. Inoltre il metodo del porta porta, sposato dall’azienda, risulta doppiamente costoso rispetto ad una raccolta meccanizzata con il cassonetto, dove servirebbe solo un operatore e non due per mezzo". Secondo l’esponente del Carroccio, "l’incontro tenutosi con i vertici dell’azienda e tutte le forze politiche, comprese quelle di opposizione pochi giorni fa, si è concluso con un nulla di fatto, con l’azienda ferma sui suoi passi in attesa di un proprio piano aziendale, che è sembrato soltanto, per quel poco che ci è stato raccontato, un riassetto economico-finanziario".

Uno stallo che ha scontentato tutti, un tentativo per guadagnare tempo fino a data da destinarsi, ma nel frattempo il disagio e il malcontento sta crescendo. "In sostanza – riprende Massimo Contarini - l’azienda ha rimandato al mittente scelte strategiche come il cambio del metodo di raccolta o di fusione con altre aziende del settore, poiché di competenza del consiglio di amministrazione, notoriamente nominato dall’assemblea composta da tutti i sindaci dei Comuni partecipanti. Ma è potere del sindaco confrontarsi con gli altri soci cercando alleanze in consiglio aziendale per incidere sulle scelte strategiche di Clara". Di qui la proposta per arrivare finalmente a soluzioni concrete. Risolvere un problema annoso, ossia il rapporto tra la parteciata e le stesse amministrazioni aderenti.

Franco Vanini