
Un altro mese di tempo per gettare le basi per il futuro della ex Tollok. E’ un piccolo periodo supplementare...
Un altro mese di tempo per gettare le basi per il futuro della ex Tollok. E’ un piccolo periodo supplementare ma molto prezioso, che dovrebbe consentire di trovare l’accordo con l’azienda interessata a subentrare alla multinazionale americana, che ha deciso di trasferire la produzione in India e in Cina, dove il costo del lavoro è inferiore. L’accordo raggiunto in Regione dava tempo fino alla fine di febbraio per subentrare al costo simbolico di un solo euro, prima che la cassa integrazione partisse e congelasse le operazioni. Il mese supplementare consentirà alle parti in causa di avere un mese supplementare per portare a termine le operazioni. Sono in ballo 77 dipendenti, sebbene alcuni gi loro siano a buon punto per collocarsi altrove. Nel frattempo ci sono 30 giorni supplementari per completare alcune commesse e per chiudere la trattativa. La sorte dei lavoratori dell’azienda metalmeccanica, a rischio licenziamento, ha innescato una reazione delle istituzioni, comprese quelle ecclesiastiche. Il vescovo di Ferrara, monsignor Perego, aveva celebrato nella chiesa parrocchiale una messa di suffragio per i lavoratori, spendendo parole cariche di significato, citando San Paolo: "Ognuno ha bisogno dell’altro. Quando viene meno la solidarietà emergono gli egoismi, gli interessi personali. E quando questo avviene in un corpo che è un’azienda non conta più il lavoro, la dignità della persona del lavoratore, la condivisione, in una parola la solidarietà, ma solo il profitto, gli utili, gli interessi aziendali: si dimenticano le persone. E così un’azienda muore. Ma può morire anche una comunità se al primo posto ci sono gli interessi dei singoli. Ciò che vale per un’azienda, vale anche per ogni comunità, anche per le famiglie: se ognuno pensa per sé e non si condivide le gioie e le sofferenze, se non si condividono le risorse non cresce la famiglia, la comunità, anche la comunità ecclesiale". Franco Vanini