REDAZIONE FERRARA

Granchio blu, c’è l’audizione alla Camera

Comacchio, oggi alle 8,30 il commissario straordinario Caterino relazionerà sull’esito dei tavoli con associazioni di categoria e sindaci

Il commissario straordinario Enrico Caterino

Il commissario straordinario Enrico Caterino

Oggi alle 8.30, nell’aula della Commissione Agricoltura della Camera, si terrà l’audizione del Commissario straordinario per l’emergenza granchio blu Enrico Caterino, impegnato in tavoli volti alla redazione di un Piano di intervento per il contenimento del crostaceo. Lunedì scorso, in Prefettura a Ferrara, si è tenuto il tavolo tecnico ristretto convocato dal Commissario, cui hanno partecipato istituzioni e organizzazioni di categoria delle imprese della pesca e dell’acquacoltura e dei Consorzi. Presente anche Vadis Paesanti (Alleanza delle Cooperative), che offre alcune considerazioni sugli argomenti trattati: tra questi, l’incentivazione dell’ostricoltura. Un’esperienza iniziata a Goro dieci anni fa dalla Cooperativa Sant’Antonio, con Laurent Sitterlin e Vanni Cazzola, ed Edoardo Turolla, biologo dell’Istituto Delta ecologia applicata legato all’Università di Ferrara, unico laboratorio/schiuditoio in Italia che riproduce semina di ostrica autoctona della Sacca. Un lavoro che ha consentito di sviluppare negli anni la Golden Oyster e Black Oyster. Oggi sono circa una dozzina gli ostricoltori e comprendono oltre alla Cooperativa Sant’Antonio, la Cooperativa Gorino, il Copego e la Rosa dei venti, e ad altre cooperative del Comacchiese. Per Paesanti, l’ostricoltura potrebbe anche essere una soluzione: "Ma non è immediata, serve tempo. Innanzitutto, è un tipo di allevamento svolto in mare, su filari long-line, non tutto l’anno in Sacca. Ma soprattutto richiede investimenti importanti: non è facile avere concessione di filari a mare e essere organizzati con una barca "cozzara": dodici, quindi metri di imbarcazione con un costo importante". Più immediato, secondo quanto emerso nel tavolo tecnico, è investire anche sulla protezione di allevamenti con recinzioni e teli, "tenuto conto che non tutte le cooperative hanno la batimetria adeguata per mettere teli e recinti nelle loro concessioni". Ma, soprattutto, cercare sbocchi commerciali per la vendita del granchio blu: "Abbiamo saputo dal Consorzio di Scardovari che si è presentata una impresa dello Sri Lanka interessata ad avere granchio blu per poterlo lavorare in zona, con un precotto a vapore, congelarlo e immetterlo sul mercato. La soluzione è intercettare Paesi, in Asia, così come in America, con grande tradizione di consumo di granchio blu". A nome di Alleanza Cooperative, Paesanti ringrazia "il Governo e il lavoro della Direzione Marittima di Ravenna per il pagamento della seconda tranche di risorse del bando ministeriale per le spese di acquisto del seme divorato dal granchio. Una notizia importante per dare respito alle cooperative del settore. Auspichiamo, inoltre, che il Commissario straordinario si faccia portavoce della richiesta di riconoscimento degli indennizzi sul mancato reddito per il 2023".

Valerio Franzoni