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’Il ragno d’oro’, un riscatto

’Il ragno d’oro’, un riscatto

E’ instancabile la produzione letteraria di Luciano Boccaccini, scrittore comacchiese che ha all’attivo una quarantina di pubblicazioni, l’ultima delle quali – ’Il ragno d’oro ritrovato’ – è da poco uscita in stampa. Boccaccini questa volta mette da parte ricerche storiche e curiosità dialettali per riprendere il filo di un romanzo pubblicato alcuni anni fa ‘La maledizione del Ragno d’Oro’ del 2013 e portarlo alla conclusione. Non si tratta di un sequel ma della riedizione del romanzo completo che, nella storia del protagonista Primino e delle sue turbolenti peripezie, vede la metafora di un riscatto cittadino.

"Il ragno d’oro, leggenda spesso evocata nella mitologia comacchiese, è un pò il simbolo del riscatto economico e sociale di Comacchio, ma può essere interpretato anche come la metafora del cuore o dell’anima di ciascuno di noi, che va riscoperta nel profondo", spiega l’autore. Boccaccini ha voluto dedicare il romanzo all’archeologo Giovanni Uggeri, "amico prezioso, studioso innamorato della nostra storia e geloso custode della città di Spina, senza l’apporto del quale la necropoli sarebbe un campo coltivato". La prima presentazione del volume avverrà oggi, alle 16,40, nella biblioteca comunale nell’ambito della rassegna letteraria promossa dalla Muratori.

Candida Cinti