
Denore in festa, suonano ancora le campane dopo l’’esilio’ in un capannone. Il vescovo Perego celebra la prima messa: "Giornata storica per la diocesi".
Una giornata storica per la frazione di Denore, che riabbraccia dopo tredici anni dal sisma la propria chiesa. Ieri pomeriggio una comunità ha festeggiato un momento molto atteso, la riapertura, dopo i lavori di ripristino post-sisma del maggio 2012, della chiesa della Madonna delle Grazie e parrocchia di San Giovanni Battista di Denore.
A presiedere la cerimonia l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Gian Carlo Perego e il parroco di Denore, don Giovanni Pisa. In prima fila l’assessore comunale Cristina Coletti, il presidente della Provincia Daniele Garuti, il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni, il consigliere regionale Paolo Calvano e il vicesindaco di Jolanda di Savoia, Enrico Mancinelli. Nel corso della cerimonia sono stati ricordati i protagonisti dei lavori di recupero, dal progettista alle imprese. Forte la soddisfazione nelle parole di monsignor Gian Carlo Perego. "La comunità di Denore – afferma – si è riappropriata della propria chiesa secolare, dopo essere stata ‘ferita’ dal terremoto. Un giorno importante". Sulla stessa linea anche il parroco di Denore don Giovanni Pisa, che dopo molti anni a celebrare le funzioni in un tendone, ieri ha potuto fare risuonare le campane a festa, lasciandosi alle spalle tredici anni di attesa. "È un momento di rinascita – commenta l’assessore Cristina Coletti, che ha rappresentato l’amministrazione comunale alla riapertura della chiesa –, atteso da tredici lunghissimi anni. È emozionante poter condividere, come Amministrazione, la gioia di un intero paese che può finalmente tornare a ripopolare un luogo, oggi riconsegnato, che rappresenta il cuore pulsante della comunità. Le chiese, specialmente per i residenti delle frazioni, sono luoghi di incontro e socialità. Nascono rapporti, si tramandano ricordi e tradizioni, si costruiscono le comunità stesse". L’adeguamento sismico e il restauro architettonico sono stati affiancati da una nuova interpretazione dei fuochi liturgici, con una proposta iconografica per attuare la risacralizzazione della chiesa. In tal senso sono stati creati anche ulteriori luoghi dedicati alla preghiera e alla devozione.
L’edificio ha ricevuto la certificazione di sostenibilità Gbc-hb, divenendo la prima chiesa completa certificata in Italia. Parrocchia antichissima, in origine dipendeva dalla pieve di Santo Stefano di Formignana. È noto un atto del 15 febbraio 1108 con il quale l’arcivescovo di Ravenna investe l’abate di S. Apollinare Nuovo di Ravenna della parrocchia di San Giovanni di Denore. Sembra che all’inizio del secolo XIII sia entrata a far parte della Chiesa di Ferrara e sia stata eretta in pieve autonoma. Dalla pieve di San Giovanni di Denore dipendeva la chiesa di San Biagio di Villanova.