
di Mario Bovenzi
Stretta in un mondo di soli uomini ha dovuto tirare fuori le unghie Fabiana Protti, 47 anni, di Filo d’Argenta. Che, al volante di un trattore, ha preso le redini dell’azienda agricola creata dal padre quando ancora le lacrime le rigavano gli occhi per la sua scomparsa. A seminare un campo, ci pensa lei. Serve qualcuno che con l’aratro ribalti le zolle di una striscia di terreno, basta chiamare quella che è stata eletta donna dell’anno in un settore così particolare che si chiama ‘contoterzi’. Fabiana, affiancata dal marito, è al timone di un’azienda che conta sette mietitrebbie, tre cingolati e alcuni trattori più o meno grandi. Sono 13 i dipendenti. "Ma tanto è una donna, cosa vuoi che capisca". Si sentiva dire, magari in dialetto e nel pieno di una trattativa. "Molti non credevano in me perché sono una donna, non è stato facile. Ma ce l’ho fatta e adesso vengono da me per avere magari un consiglio. Una bella soddisfazione".
Avete un parco macchine imponente, un capitale. Siete stati mai visitati dai ladri?
"Per fortuna non abbiamo mai subito furti, prendiamo tutte le precauzioni. La preoccupazione c’è visto quello che sta succedendo"
Si riferisce all’escalation dei furti di trattori?
"Sì, questi episodi ci sono sempre stati ma nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un forte aumento. Colpiscono da Cento a Comacchio, sono molto organizzati. Si tratta, lo dico in base alla mia esperienza, di professionisti. Studiano dove entrare in azione e come. Sanno dove piazzare i pezzi di ricambio o gli stessi trattori"
Il crimine a volte paga
"Un’antenna satellitare di un trattore, per intenderci quelle che si usano per l’agricoltura 4.0, costa fino a 15mila euro. Spesso entrano nelle aziende, le staccano e se le portano via. E’ chiaro che sanno a chi rivenderle"
Dalle antenne ai trattori?
"Parliamo di macchine che costano un occhio della testa. Ci sono trattori che da 50mila euro arrivano a 400mila. Anche in questo caso si muovono in modo organizzato. Arrivano con i camion, li caricano e spariscono nel nulla. In un’azienda sono stati ripresi alcuni anni fa dalle telecamere. Erano una decina, incappucciati, si muovevano come un orologio svizzero. Vedendo quelle immagini sembrava di assistere ad un film"
Guardie e ladri, le assicurazioni coprono i danni?
"Finora i mezzi vengono assicurati. Ma con l’aumento dei furti è diventato sempre più difficile sottoscrivere una polizza"
Secondo lei dove vanno a finire cingolati e mietitrebbie?
"Non sono un detective, ma credo all’estero. La tecnologia ci aiuta, alcuni mezzi sono stati ritrovati grazie ai sistemi satellitari che installiamo proprio per difenderci dai furti"
La sua impresa, c’è voluta una bella dose di coraggio
"Non è stato facile. Siamo partiti con 4 dipendenti di assoluta fiducia, adesso sono diventati 13. Al mio fianco c’è poi mio marito. Offriamo servizi alle altre realtà agricole piccole e grandi. I nostri mezzi sono in grado di lavorare cereali. Abbiamo le mietitrebbie per la fase della raccolta. Ci occupiamo anche delle semine dal coriandolo al mais, dal girasole alla bietola. Facciamo fresature e livellamenti. Insomma, di tutto"
Agricoltura 4.0, lei ci crede?
"Abbiamo fatto notevoli investimenti in questa direzione, è il futuro"
Una donna in un mondo di uomini
"E’ stato difficile far capire il cambio di passo, ho avuto grosse difficolta. Ma sono andata avanti e adesso vengono da me per consultarsi. Che dire, viva le donne".