FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

L’affluenza è in calo. Provincia, al voto il 59,8%. Record Masi Torello al 71,4. Comacchio ferma al 36,3

Sempre per le europee, il capoluogo ha fatto registrare il 68,97% (il più alto in regione) contro il 73.04 del 2019. Comunali: la città segna un 67,57%. Ad Argenta ha votato il 61,56% degli aventi diritto e a Copparo il 61,96%.

L’affluenza è in calo. Provincia, al voto il 59,8%. Record Masi Torello al 71,4. Comacchio ferma al 36,3

L’affluenza è in calo. Provincia, al voto il 59,8%. Record Masi Torello al 71,4. Comacchio ferma al 36,3

Ferrara risponde presente, benché il trend generale di affluenza alle urne sia in calo. Sia sul versante delle Europee, sia sul versante delle amministrative. Nel capoluogo, per le Europee, ha partecipato alle urne il 68,97% degli aventi diritto. A livello provinciale, il dato non sfonda il 60%, ci fermiamo infatti al 59,83. Ad Argenta, il dato di affluenza alle 23 arriva al 62,71%, mentre a Copparo si registra una 0,1% in più. Il dato più alto è a Masi Torello (71,44%). Bene anche Voghiera con il 70,31%. Maglia nera Comacchio al 36,37%. Nel capoluogo, per le comunali, a urne chiuse ha votato il 67,57 aventi diritto il che ci colloca al primo posto in Emilia-Romagna tra i Comuni nei quali si rinnovava l’amministrazione. Il macro dato provinciale è più basso: 65,05%. La media regionale si ferma al 62,79 rispetto a un dato del 2019 del 69,77%. Sempre Masi Torello è al 70,96% per le comunali, consolidando il primato. Copparo si ferma al 61,96%, mentre Argenta è al 61,56%. Maglia nera a Mesola con il 57,41%. Le consultazioni europee, comunque, nel nostro territorio hanno sempre riscontrato una buona affluenza. Facciamo un salto di dieci anni: le famose Europee 2014. Ebbene, l’affluenza a livello provinciale sfiorò il 70%, fermandosi al 69,06% (contro una media regionale che si attestò a 69,99 punti percentuali. Questi numeri sono si riferiscono ai votanti dell’intera provincia estense. Il comune capoluogo, invece, superò la media provinciale – un trend abbastanza consolidato per la verità, anche in altre tipologie di consultazioni elettorali – arrivando al 70,69% con un totale di 77.335 votanti. Cinque anni fa, nel 2019, la partecipazione alle urne subì un lieve calo sia a livello provinciale che a livello emiliano-romagnolo. Tuttavia, rispetto al 2014, le ultime consultazioni elettorali consegnarono il primato di partecipazione a Ferrara. Se, infatti, la media di partecipazione regionale fu di 67,31 punti percentuali, nella nostra provincia i partecipanti al voto furono il 67,99%. Il comune capoluogo, in controtendenza rispetto a molte altre realtà sparse per la provincia, registrò un dato in controtendenza, aumentando di qualche centinaia di unità anche i partecipanti a quelle del 2014. In percentuale, infatti, alle Europee del 2019 furono 77.744 i votanti che corrispondono – in valore percentuale – al 73,04%. Ma arriviamo a queste consultazioni, che stanno registrando un’impennata interessante in termini di affluenza alle urne. A livello provinciale, infatti, a mezzogiorno di ieri aveva votato il 34,62%, mentre alle 19 il dato è schizzato al 51,55%. A Ferrara, la situazione è ancora più positiva in termini di partecipazione. Alle 12, infatti, aveva votato il 41,77% mentre alle 19, sfondato il muro del sessanta: 60,32%. Amministrative. Sempre dieci anni fa, l’affluenza per le amministrative nel comune di Ferrara si attestò al 69,68% (per un totale, in termini numerici, di 77.220 elettori). Vinse il sindaco di centrosinistra, Tiziano Tagliani che fu eletto con 41.205 voti. Nel 2019, ci fu una significativa discrepanza di affluenza tra il primo e il secondo turno in termini di partecipazione. Infatti, alla prima tornata parteciparono 77.589 cittadini pari al 71,50% di aventi diritto. Mentre al secondo turno che sancì la vittoria del sindaco Alan Fabbri, parteciparono 67.166 cittadini raggiungendo la percentuale del 61,90% sul totale degli aventi diritto. La vittoria di Fabbri fu sancita dal voto di 37.504 ferraresi. In questa tornata – si vota in tredici comuni – alle 12 aveva votato il 39,17% degli elettori su scala provinciale, alle 19 il 56,81%. Nel Capoluogo, a mezzogiorno aveva votato il 40,93% degli aventi diritto e alle 19 il 59,10%.