Caro Carlino,
è stata realizzata un’imponente struttura sanitaria a Cona, con l’intento di prestare una migliore assistenza e sicurezza all’utenza, ma sembra che la cosa non corrisponda alle aspettative di molti. Oltrettutto, questo nosocomio, avrebbe dovuto rappresentare il fiore all’occhiello della nostra sanità; pure questo pare non equivalga al vero. L’ospedale potrebbe ospitare un migliaio e forse più, di pazienti giornalieri; purtroppo ne contiene molti di meno. Il pronto soccorso è sempre affollato di utenti: immaginabili i tempi lunghissimi di attesa. Molti operatori sanitari svolgono turni di lavoro massacranti. Servirebbero più medici e infermieri, che non ci sono. Negli anni passati la politica dei partiti ha smembrato gli ospedali di zona: così venivano chiamati quelli sul territorio provinciale. Questa operazione ha intensificato e affollato il pronto soccorso del nuovo ospedale. Invece, secondo il mio modesto parere, gli ospedali dislocati nella provincia, tutti, dovrebbero essere muniti di un pronto soccorso, un reparto di terapia intensiva, un gabinetto radiologico ben equipaggiato e, per finire, un punto di medicina e chirurgia generale. Tutto questo potrebbe smaltire quell’immane lavoro del pronto soccorso di Cona. Ma, ahinoi, non ci sono i soldi, ci viene riferito da qualche parte. Secondo me, però, si potrebbero trovare. È risaputo che tutti i lavoratori, pensionati compresi, sborsano ogni mese una piccola parcella per la sanità. Dove va a finire questo denaro? Il lavoro dei medici e degli infermieri è particolarmente raffinato, in certi momenti anche molto delicato; non dovrebbero essere stressati affrontandolo. La loro professione non è al servizio di una macchina, che pure sarebbe importante, ma a un corpo umano; e questo la dovrebbe dire lunga.
Giacomo Giorgi
* * *
Caro Carlino,
mi ha impressionato la notizia della cardiologia dell’ospedale Sant’Anna di Cona, ai vertici di una classifica mondiale come ‘ospedale specializzato’. Un’eccellenza italiana e regionale. Ogni organo è importante per il buon funzionamento del nostro organismo. Il cuore , però, lo è di più, perché cessando di pulsare il decesso è assicurato. Sapere che nel nostro ospedale opera una equipe altamente specializzata nel campo delle malattie cardiache, credo possa rendere orgogliosi i ferraresi e contribuire a dormire sonni più tranquilli.
Elio Cataldo