Morto no vax di Ferrara, si curava con terapie domiciliari e telemedicina

Riceveva assistenza via mail e telefono di un medico volontario legato all'associazione Ippocrateorg. Tra i farmaci che gli erano stati prescritti ci sarebbero anche vermifughi

Reparto Covid

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Ferrara, 8 ottobre 2021 - È morto il no vax di Ferrara che si curava con la telemedicina. Il paziente di 68 anni colpito dal covid si trovava all'ospedale Sant'Anna. Era stato ricoverato in condizioni già critiche, dopo che inizialmente si era 'curato' a casa con la telemedicina, cioè con l'assistenza via mail e telefono di un medico volontario legato all'associazione Ippocrateorg, la stessa del convegno in Senato sulle cure domiciliari che ha scatenato una bufera politica.

L'aggiornamento No vax morto a Ferrara. Vermifughi e idrossiclorochina, il protocollo di Ippocrateorg

Lo riporta la Nuova Ferrara. Sul caso la Procura aveva già aperto un'indagine conoscitiva ma ora c'è un fascicolo aperto per omissione di soccorso. L'uomo è stato ricoverato per oltre un mese ma in ospedale era arrivato, secondo quanto ricostruito, in condizioni abbastanza compromesse. Prima si era 'curato' da solo, a casa, con il medico a distanza e anche in ospedale aveva tentato di firmare dimissioni e rifiutare le cure.

Per il 68enne era stata richiesta anche una consulenza psichiatrica. Dopo la sua morte la procura - titolare il pm Ciro Alberto Savino - ha disposto i primi atti dell'autopsia e indaga per omissione di soccorso, contro ignoti. Agli atti anche messaggi e mail che l'uomo stesso fornì ai medici una volta in ospedale, dove si era recato convinto da una sua amica. Tra i farmaci che gli erano stati prescritti ci sarebbero anche vermifughi.