CRISTINA RUFINI
Cronaca

Muore dopo tre operazioni in 6 giorni. I figli denunciano: 15 medici indagati

La vittima è una comacchiese di 76 anni che si era ricoverata a Cento per un intervento ginecologico

La vittima è una comacchiese di 76 anni che si era ricoverata a Cento per un intervento ginecologico

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Comacchio (Ferrara), 15 novembre 2024 – Vogliono sapere come sia stato possibile che da un’operazione che era ritenuta tutto sommato semplice, la loro mamma sia deceduta. Per questo il figlio e la figlia di una comacchiese di 76 anni hanno deciso di presentare un esposto, che ha portato all’apertura di un fascicolo di indagine nei confronti di quindici medici dell’ospedale Santissima Annunziata di Cento, dove la vittima è stata sottoposta a tre interventi chirurgici in sei giorni. Ieri, in procura, è stato assegnato l’incarico a medici legali e specialisti che sono stati scelti dalle parti in causa, per lesecuzione dell’esame autoptico, che è iniziato già ieri pomeriggio. La procura ha affidato l’incarico a Sindi Visentin e Salvatore Alberico. Consulenti medico-legali sono stati indicati anche dalle difese dei quindici indagati, assisti dagli avvocati Marco Lingueri, Gian Luigi Pieraccini, Piero Giubelli e Riccardo Venturi. Mentre i figli sono assistiti dagli avvocati Gianluca Filippone e Alberto Boldrini.

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La storia. Secondo quanto ricostruito fino a oggi, ma comunque tutto ancora da delineare nell’ambito dell’inchiesta aperta per concorso in omicidio colposo – la cosiddetta colpa medica in questo caso – il primo intervento chirurgico è stato eseguito il 22 ottobre, quello che avrebbe dovuto essere piuttosto veloce, ma che in realtà pare si sia prolungato molto. Poi il ricovero in reparto per due giorni durante i quali, però, la paziente non stava assolutamente bene, tanto che nella notte tra il 24 e il 25 ottobre è stata sottoposta a un secondo intervento chirurgico, sempre al Santissima Annunziata di Cento, cui è seguito il ricovero della paziente nel reparto di terapia intensiva. Infine, la terza operazione chirurgica, il 28 ottobre scorso, e il giorno successivo il decesso.

Il dramma vissuto dai figli, e la scelta di presentare una denuncia per fare luce su quanto accaduto in quei sei giorni. Anche dopo la richiesta dell’Azienda sanitaria di eseguire un’autopsia interna. A quel punto soprattutto la figlia ha deciso di non dare il consenso e di segnalare tutto alla procura della Repubblica. Ieri l’inizio delle operazione peritali che in sessanta giorni dovranno portare al deposito della consulenza. Gli accertamenti medico-legali dovranno verificare il momento, le modalità e le cause esatte del decesso della settantaseienne e la compatibilità del decesso con la dinamica dei fatti che hanno portato alla morte. Per capire se la causa possa essere riconducibile al’ìipotesi di reato.