"No all’acqua delle valli in mano ai cacciatori"

Comacchio, Europa Verde attacca la scelta del Parco del Delta di affidare l’importante gestione idraulica a un’associazione venatoria

"No all’acqua delle valli in mano ai cacciatori"
"No all’acqua delle valli in mano ai cacciatori"

Fare chiarezza sulla convenzione che l’Ente di Gestione per i Parchi e la biodiversità-Delta del Po ha stipulato con la ‘Associazione Nazionale Libera Caccia, segreteria comunale 7 Lidi’ per le attività di gestione idraulica nelle Valli di Comacchio, e sulla mancanza di personale "che impedisce a un Ente Parco così importante di svolgere tutte le funzioni che gli competono". È stata questa la richiesta rivolta all’assessore regionale Barbara Lori dalla capogruppo di Europa Verde, nel corso della seduta della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità che si è tenuta lo scorso 13 settembre. Per Zamboni, risulta "inopportuno affidare ai cacciatori la gestione idraulica delle Valli di Comacchio, giustificando che non c’è personale sufficiente. E non si sa nemmeno se i cacciatori abbiano le competenze per svolgere quel compito". Dopo aver richiesto informazioni all’Ente Parco, Barbara Lori ha spiegato che "l’affidamento non richiede autorizzazione e la convenzione stipulata non è onerosa. Si tratta solo di manovre idrauliche naturali per le quali i volontari sono stati formati prima di intervenire. La convenzione vuole migliorare la gestione idraulica, mantenendo però in capo all’Ente l’intera gestione idraulica". L’assessore regionale alla Montagna, Aree interne, ha inoltre riferito che la Regione "ha aumentato le risorse stanziate, sia per la gestione ordinaria (personale) sia per gli investimenti. L’Ente parco ha assicurato che la ricerca di disponibilità nelle associazioni è stata aperta a chi poteva garantire una certa operatività". La risposta dell’assessore Lori all’ interrogazione Lori non ha completamente soddisfatto Zamboni, "poiché – spiega – non ha fugato le perplessità dei verdi sull’affidamento diretto a un’associazione venatoria di un così delicato compito di gestione idraulica. Non a caso le organizzazioni sociali del territorio, i partiti di opposizione di centrosinistra del Comune di Comacchio e il mondo associativo e ambientalista avevano criticato aspramente il loro mancato coinvolgimento. Bene che le competenze tecnico-scientifiche rimangano in capo all’Ente Parco, ma resta l’opacità di un affidamento diretto ai cacciatori di manovre manuali riguardanti la sicurezza idraulica delle Valli di Comacchio. Anche in questo caso l’Ente si era giustificato con l’incompletezza dell’organico. Ma se è vero che la Regione ha aumentato le risorse stanziate a favore del Parco Delta del Po per l’ordinaria gestione e per gli investimenti, restano gli interrogativi dei Verdi su questo inconsueto affidamento ad un’associazione venatoria".

Valerio Franzoni