REDAZIONE FERRARA

Nucleare e sostenibilità. Un banco di prova

Fondazione Estense e l’associazione di cultura economica e politica ’Guido Carli’ organizzano la conferenza che si terrà oggi, alle 17,30,...

Fondazione Estense e l’associazione di cultura economica e politica ’Guido Carli’ organizzano la conferenza che si terrà oggi, alle 17,30, al Ridotto del Teatro Comunale Abbado. In un’epoca di crescente emergenza climatica e instabilità energetica, il tema dell’energia nucleare torna al centro del dibattito pubblico. La conferenza ’Nucleare: tra sostenibilità economica e ambientale’, patrocinata dal Comune di Ferrara, nasce con l’obiettivo di informare, stimolare la riflessione e favorire un confronto aperto e documentato su una delle questioni più controverse del nostro tempo, cruciale per il futuro del nostro territorio e del pianeta.

Introdurranno l’argomento Federico Carli, Presidente della Associazione ’Guido Carli’, Alessandro Balboni, vicesindaco di Ferrara e Riccardo Maiarelli, Presidente della Fondazione Estense. Interverranno Simone Mori, Fondatore e Ceo di Eneosis, Marco Peruzzi, VP e membro del Comitato Esecutivo Gruppo Edison, Pietro Maria Putti, amministratore delegato di Gme, Gian Piero Joime, componente nucleo tecnico per il coordinamento della Politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gian Luca Artizzu, amministratore delegato di Sogin, Roberta Toffanin, consulente del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e Consigliere Gse, in videocollegamento. L’incontro sarà moderato da Cristiano Bendin, Capo della redazione de ’Il Resto del Carlino’ di Ferrara.

"La ricerca e l’innovazione – spiegano gli organizzatori – offrono nuove prospettive. Tecnologie emergenti, come i reattori di IV generazione o le ricerche sulla fusione nucleare, promettono di superare alcuni dei limiti attuali, garantendo potenzialmente maggiore sicurezza, efficienza e una produzione significativamente ridotta di scorie. Approfondire questi sviluppi è cruciale per comprendere se e quando tali innovazioni potranno avere un impatto concreto sulla fattibilità e sostenibilità del nucleare. Oltre agli aspetti tecnici ed economici, il nucleare ha anche una dimensione strategica. La possibilità di produrre energia su larga scala internamente può ridurre la dipendenza energetica da altri Paesi, aumentando l’autonomia e la sicurezza nazionale. È, a tutti gli effetti, anche una questione di contesto geopolitico ed energetico".