Ferrara, Palazzo dei Diamanti, Sgarbi: "Sbagliato anche il nome del progettista"

L’accusa: l’edificio attribuito al Rossellino, morto trent’anni prima della costruzione

Il nuovo padiglione di Palazzo dei Diamanti nell’area del giardino interno

Il nuovo padiglione di Palazzo dei Diamanti nell’area del giardino interno

Ferrara, 10 gennaio 2019 - «Palazzo dei Diamanti, capolavoro di Bernardo Rossellini...». Altolà. Leggendo la brochure e il sito dei progettisti vincitori del concorso per il restyling di palazzo dei Diamanti, Vittorio Sgarbi confessa di aver provato un brivido: «Ho contattato i massimi esperti, chiedendo se nei miei studi mi fosse sfuggito qualcosa di importante. Mi hanno rassicurato: palazzo dei Diamanti è il capolavoro assoluto del genio di Biagio Rossetti». Bernardo di Matteo Gambarelli, detto ‘Rossellino’ per il colore dei capelli, è noto per l’edificazione – meravigliosa – della città toscana di Pienza: «Ma a Ferrara non ha mai messo piede, e del resto è morto trent’anni prima che Palazzo dei Diamanti venisse edificato. Basta questa topica clamorosa a far capire che il progetto è indifendibile: se non si conosce neppure l’autore del monumento, come si può pensare di voler intervenire?».

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Solo per questo Sgarbi propone una sorta di ‘squalifica’ del team che, alla fine del 2017, ha vinto il concorso; si tratta del raggruppamento composto da 3TI Progetti, dallo studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, dall’architetto Elisabetta Fabbri e dalla società Vitruvio. «Non si dica che è un lapsus, questo errore è grossolano e gravissimo, inficia tutto: chissà se anche negli elaborati esaminati dalla commissione che ha valutato il progetto la realizzazione dei Diamanti è stata attribuita al Rossellino», incalza Sgarbi. Che non gratifica i professionisti con l’espressione che è ormai il suo marchio di fabbrica («Capre»), anche per non passare «come l’eterno maleducato, colpevole di dire parolacce, cosa per cui sono stato messo all’indice da 81 intellettuali ferraresi – incalza il critico –. Tutti pronti a firmare un ‘tazebao’ contro di me, mentre io, nomade, raccolgo oltre 200 adesione di personalità di spicco che sottoscrivono un appello in forza di un’idea. Quella di non lasciare che il principale monumento dell’Addizione Erculea venga sovvertito e manomesso».

In conferenza stampa, il sindaco Tiziano Tagliani ha smontato la tesi secondo cui Palazzo Prosperi Sacrati (su cui Sgarbi propone di dirottare i 3 milioni e mezzo di euro dei fondi del Ducato Estense) potrebbe rappresentare l’alternativa al padiglione dei Diamanti: «Un’assurdità. Recuperare Palazzo Prosperi consentirebbe di fare lì un bookshop magnifico, un ristorante e anche una sala mostre per pochi quadri. Anzi, se accadrà quello che auspico – conclude Sgarbi, sorridente per aver ricevuto l’adesione del celebre direttore d’orchestra Riccardo Muti –, mi impegno a portare lì un capolavoro di Courbet che Tagliani, Maisto e la Pacelli non avrebbero mai esposto. L’origine du monde. A quel punto, altro che folla...».