REDAZIONE FERRARA

Pass invalidi, il difensore civico dà ragione a Lodi

Bocciata l’istanza presentata da Fausto Bertoncelli: "Il vicesindaco ha una limitazione al 46% che ne condiziona la deambulazione"

Il pass disabili del vicesindaco Nicola Lodi è valido. Non solo. "Lodi non ha avuto alcun trattamento privilegiato o divergente da quello riservato a tutti gli altri cittadini richiedenti il Cude". A certificarlo è il difensore civico regionale che ha disposto la "chiusura del procedimento (di verifica), non sussistendo ulteriori margini di intervento". Quella che arriva dagli uffici di viale Aldo Moro è una risposta a un’istanza presentata da Fausto Bertoncelli, ex responsabile dell’ufficio Benessere ambientale del Comune.

Va detto che tra l’ex funzionario comunale e l’attuale numero due della giunta si sono consumati diversi strappi, culminati nella mancata riconferma nel suo ruolo all’Ufficio Benessere Ambientale. Ma torniamo al pronunciamento del difensore civico. "Il 28 ottobre del 2020 – si legge nella nota della Regione – Bertoncelli segnalava al Garante per la disabilità del Comune che il vicesindaco era titolare di un Cude permanente rilasciato dall’ufficio permessi nel 2006". Un contrassegno "rinnovato ogni cinque anni con un certificato del medico di base che attesta la persistenza nella disabilità e che ha dato origine al permesso". Nell’istanza Bertoncelli chiedeva "quali sono le procedure per il rilascio del contrassegno disabili – prosegue il pronunciamento del difensore civico – e chi ne ha diritto". Ma soprattutto se "il certificato del vicesindaco Lodi che attesta la sua invalidità al 46%– si legge ancora – dia diritto al rilascio del contrassegno disabili". Di più. Tra le altre cose, l’ex responsabile dell’ufficio ambiente voleva accertare se "ci sono responsabilità da parte dell’ufficio permessi che ha rilasciato e rinnovato il contrassegno dal 2010 a oggi e se ci sono responsabilità da parte del medico di base che ha certificato la persistenza della disabilità che ha dato origine al primo contrassegno". La risposta del difensore civico regionale non lascia spazio all’interpretazione. Infatti, si legge nel documento, "il certificato che ha dato l’avvio al procedimento per il rilascio del Cude di Nicola Lodi è regolare – così la Regione – in quanto riporta la dicitura ‘deambulazione impedita o sensibilmente ridotta’". In seguito "il Cude è stato rinnovato con certificazione medica attestante il permanere del requisito". Documentazione medica "confacente e attinente alla procedura di rilascio dei contrassegni invalidi adottate in quel periodo. Allo stato attuale, tutta la documentazione agli atti dell’ufficio risulta regolare e attinente al rilascio del Cude". Infine, il difensore civico specifica che "a Bertoncelli sarà data risposta nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali e sensibili, poiché i documenti e tutti i dati contenuti in essi attengono alla sfera personale, medico sanitaria di una persona". Insomma pare che da viale Aldo Moro si sia scritto l’epilogo di una vicenda che, da diverso tempo, teneva banco da almeno due anni.

re. fe.